Goro. Si è concluso ufficialmente l’11 dicembre, presso la Sala Consiliare del Municipio, il ciclo 2025 dei Corsi di Primo Soccorso e Blsd (Basic Life Support & Defibrillation), organizzati dal Comune di Goro in collaborazione con l’Azienda Usl di Ferrara.

La sindaca Marika Bugnoli, che ha partecipato al corso in prima persona insieme al vicesindaco Thomas Turolla, si è detta “orgogliosa della risposta dei cittadini: vedere così tante persone mettersi in gioco, non per obbligo ma per senso civico e protezione verso il prossimo, è la dimostrazione che Goro è una comunità unita e solidale, dove la priorità resta garantire la sicurezza di tutti attraverso strumenti e formazione adeguata”.

I dati ufficiali descrivono una mobilitazione massiccia: con i 50 nuovi diplomati di questa sessione, sale a 260 il numero totale dei cittadini che, dal 2019 ad oggi, hanno conseguito l’abilitazione Blsd almeno una volta. Si tratta di una copertura capillare della popolazione, supportata da una rete infrastrutturale d’avanguardia composta da ben 12 Defibrillatori (Dae) dislocati su tutto il territorio, di cui la metà accessibili H24.

Un rapporto strumenti/abitanti nettamente superiore alla media provinciale che copre non solo il centro abitato, ma arriva fino al mare: un defibrillatore è stato infatti posizionato strategicamente anche nella Sacca, a diretta disposizione dei pescatori e degli operatori ittici, per garantire sicurezza anche sul luogo di lavoro più identitario della comunità.

Il Comune ha aderito con forza al sistema regionale “Dae RespondER”, un’applicazione integrata con il Numero Unico di Emergenza 112. Oggi tutte le chiamate confluiscono al 112, che smista la richiesta ai soccorsi sanitari; in caso di arresto cardiaco, il sistema invia automaticamente un allarme sui cellulari dei soccorritori laici nelle vicinanze, permettendo loro di intervenire nei minuti cruciali che precedono l’arrivo dell’ambulanza. Un sistema che a Goro ha già dato prova di efficacia reale, con allarmi scattati in due occasioni che hanno visto ben quattro cittadini precipitarsi immediatamente sul posto. Per potenziare ulteriormente questa rete, a tutti i 260 certificati storici verrà inviata una mappa digitale interattiva su WhatsApp con la geolocalizzazione precisa dei 12 defibrillatori.

Il successo dei corsi nasce dalla consapevolezza dell’isolamento geografico. Come spiega l’organizzatrice Annalisa Beltrami, la distanza dall’ospedale di Cona o dal Pronto Soccorso più vicino è notevole, e i cittadini sanno che, nell’attesa dei soccorsi avanzati, devono farsi trovare pronti. A differenza di altri contesti, a Goro la quasi totalità dei partecipanti si iscrive non per obbligo lavorativo, ma per proteggere la propria famiglia e la comunità.