Il settimanale diocesano “La Voce di Ferrara-Comacchio” presenta il libro di Paolo Micalizzi dal titolo “Passione cinema. Oltre un secolo di film, volti e storie”, in uscita come supplemento dello stesso settimanale. Micalizzi è scomparso il 20 ottobre 2024 all’età di 86 anni e fino all’ultimo è stato un fedele e costante collaboratore della “Voce”.

Il volume verrà presentato – in collaborazione col Circolo della Stampa di Ferrara – giovedì 18 dicembre alle ore 17.30 nella sede dell’Istituto di Cultura diocesano “Casa G. Cini”, Ferrara (via Boccacanale di Santo Stefano, 24).

Il libro è una sorta di antologia-testamento: raccoglie una selezione di articoli pubblicati negli ultimi 25 anni di collaborazione con la Voce, dal 1999 al 2024. Il volume è stato ideato e organizzato dallo stesso Micalizzi, con la curatela di Andrea Musacci (giornalista e redattore de la Voce di Ferrara-Comacchio), col sostegno del direttore mons. Massimo Manservigi e l’importante contributo di Laura Magni (Ufficio diocesano Comunicazioni Sociali) che ha curato il progetto editoriale e la grafica.

Gli articoli contenuti nel libro sono stati pubblicati nella rubrica settimanale Panorama Cinema, poi diventata Cinenotes. Il lavoro per la pubblicazione inizia nel corso del 2024. Si è scelto di ordinare gli articoli in senso cronologico (il più vecchio è del giugno 1999 ed è dedicato a Mario Soldati; i più recenti sono dell’aprile 2024 e sono due articoli “religiosi”, uno sulla Cattedrale di Ferrara e l’altro sulla figura di Gesù Cristo nel cinema) e di dividerli per macro sezioni (Cinema italiano, Cinema internazionale, Cinema ferrarese, Cinema religioso); le prime due macrosezioni – le più corpose – sono poi state ulteriormente suddivise in cinque sottosezioni: Dive&Divi, Maestri della regia, Storia, arte e letteratura, Protagonisti della settima arte, Coppie: gli indivisibili.

Micalizzi iniziò a collaborare con la Voce (allora la Voce Cattolica) nel lontano 1967. Un doveroso omaggio, dunque, a un giornalista e critico cinematografico che ha attraversato da protagonista – e sempre con dedizione e passione – gli ultimi 60 anni di vita culturale della città e non solo.