Cittadini del Mondo riparte dopo lo sfratto: inaugurata la nuova sede temporanea
Dopo lo sfratto dallo storico locale comunale di via Kennedy 24, occupato per oltre trent’anni, l’associazione Cittadini del Mondo volta pagina e riparte
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L’Ufficio del Giudice di Pace di Ferrara, con due sentenze emesse all’udienza del 6 ottobre scorso da Roberto Falghera, ha accolto le opposizioni presentate da un iscritto all’associazione Altvelox, annullando due verbali elevati dal Comune di Ferrara per eccesso di velocità rilevato dall’autovelox di via della Canapa.
Il nodo della vicenda è ormai noto: per essere validi, gli accertamenti della velocità richiedono apparecchiature “debitamente omologate”, e la mera approvazione non equivale all’omologazione, “perché sono procedure diverse per natura, finalità e presupposti”. Con le decisioni di Ferrara, il Giudice ha confermato l’orientamento della Corte di Cassazione, richiamando – come riferisce Altvelox – “i precedenti Cass. civ. n. 10505/2024, n. 20913/2024, n. 12924/2025 e n. 26521/2025”.
In una delle due cause, l’Amministrazione aveva prodotto atti di approvazione e perfino di taratura, ma mancava un titolo di omologazione. Il Giudice ha quindi ritenuto la doglianza assorbente, annullando il verbale e ribadendo che le circolari ministeriali non possono riscrivere la legge né “aggiustare” per via amministrativa ciò che il dato normativo primario richiede in modo chiaro.
“Siamo soddisfatti, ma solo a metà – spiegano dall’associazione Altvelox – perché entrambe le sentenze hanno compensato le spese vive, motivando con la ‘novità’ e le oscillazioni del contenzioso, e questo significa una cosa concreta, semplice, brutale: il cittadino deve comunque anticipare e sopportare costi (contributo unificato, tempo, difesa) per sentirsi dire dal giudice che aveva ragione. Non è un dettaglio tecnico, è un problema di accesso reale alla giustizia, e diventa un incentivo perverso a ‘fare cassa’, contando sul fatto che molti rinunciano a impugnare anche quando l’illegittimità è evidente”.
Il presidente di Altvelox, Gianantonio Sottile Cervini, ha aggiunto: “Prendiamo atto dell’annullamento di altre due sanzioni, ma non mi chiedete di festeggiare quando le spese vengono compensate e il cittadino resta comunque a pagare per ottenere ciò che lo Stato dovrebbe garantire senza costringerlo a un ricorso. La legalità non è un abbonamento a pagamento. Il Comune e il sindaco pro tempore non possono continuare a usare strumenti privi di omologazione, perché così non si fa sicurezza, si fa contabilità. Da oggi, ogni ulteriore verbale che verrà emesso in queste condizioni sarà per noi un fatto nuovo e autonomo, e sarà oggetto di ulteriori denunce, con segnalazione puntuale dei profili di falsità in atti, omissioni di atti dovuti e ogni altra ipotesi rilevante, fino a quando la Procura non deciderà di intervenire per impedire che si continui a fare cassa con strumenti illegali”.
Le sentenze confermano un principio chiaro: senza omologazione, l’autovelox di via della Canapa non può costituire prova valida.
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