Il cosiddetto semestre filtro è l’ennesima toppa su un sistema che non regge. E la colpa non è certo del corpo studentesco, già relegato in fondo alle priorità di una destra neoliberale nemica del sapere e della conoscenza.
Parliamo di un meccanismo ingiusto, fragile, dannoso: un sistema costruito per escludere e per creare nuove ansie proprio a quegli studenti di cui ci si riempie la bocca invitandoli a restare nel nostro Paese.
Tutto questo accade mentre l’Italia soffre una carenza cronica di medici e personale sanitario, che questa modalità di selezione non farà altro che acuire, rallentando l’ingresso di nuovi professionisti e scoraggiando ulteriormente chi vorrebbe formarsi in ambito sanitario.
Esprimiamo la nostra vicinanza al personale universitario, costretto a organizzare in fretta e furia insegnamenti e test d’ingresso, e agli studenti che quest’anno sono stati chiaramente svantaggiati.
A questo proposito la deputata di Avs Elisabetta Piccolotti ha depositato un’interrogazione parlamentare sulle prime prove del semestre filtro di medicina, svolte il 20 novembre 2025 in tutta Italia.
Sosteniamo pienamente il ricorso collettivo dell’Unione degli Universitari al Comitato europeo dei diritti sociali. E ci impegniamo fin d’ora affinché questa modalità escludente venga al più presto cancellata.
La priorità dovrebbe essere un’altra: costruire un sistema che permetta di formare personale sanitario moderno e garantisca l’accesso a tutti coloro che desiderano partecipare, in linea con i dettami della costituzione.
La strada è rivedere il semestre aperto fino al suo superamento totale, investendo tempo e soldi per assumere personale docente, tecnico e amministrativo e per garantire gli spazi di accesso allo studio.
Alleanza Verdi e Sinistra, Possibile e Coalizione Civica di Ferrara
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