Comacchio
13 Dicembre 2025
Sintesi delle attività scientifiche 2024 tra studi faunistici, progetti europei e nuove tecnologie per la conservazione

Osservatorio della Biodiversità: il Delta del Po svela un anno di ricerche e monitoraggi

di Redazione | 3 min

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Comacchio. Per il quarto anno consecutivo il Parco del Delta del Po dell’Emilia-Romagna propone la sintesi delle attività di studio e monitoraggio realizzati nell’ambito della ricerca e degli studi collegati ai progetti europei e alle attività proprie dell’Ente con l’”Osservatorio della biodiversità del Parco del Delta del Po Emilia – Romagna”.

Il 12 dicembre, nella Sala degli Aceti della Manifattura dei Marinati, si sono alternati i contributi specifici sulle numerose specie che popolano il Delta.

La presidente del Parco Aida Morelli ha introdotto i lavori esprimendo i ringraziamenti a tutti coloro che a vario titolo contribuiscono alla ricerca scientifica ogni giorno per fornire non solo dati ma anche elementi preziosi per orientare le politiche di conservazione e salvaguardia della biodiversità. Antonio Cardi, assessore all’ambiente del Comune di Comacchio ha salutato l’iniziativa come un punto del percorso di conoscenza indispensabile alla conoscenza di un territorio così ricco di biodiversità.

I lavori, coordinati dal direttore del Parco Massimiliano Costa, hanno scandagliato ambiti scientifici affini, comunque connessi alle tante specie che vivono nel cotesto deltizio: dalle libellule (Roberto Fabbri Ass. Odonata), alle anguille (Mattia Lanzoni UniFe), dalle tartarughe marine alle testuggini terrestri (Silva Rubini Istituto Zooprofilattico sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna, Simone D’Acunto Cestha, Andrea Ferrara  Tao, Martina Monticelli e Nadia Ridolfi Fondazione Cetacea, Stefano Mazzotti Museo di Storia Naturale di Ferrara).

Il 9 dicembre scorso, si è svolto il monitoraggio annuale dei fenicotteri nell’areale nord Adriatico (Friuli-Venezia Giulia, Veneto e Emilia-Romagna). Ed ecco gli ultimi rilevamenti illustrati da Roberto Tinarelli, presidente Associazione Ornitologie Emilia – Romagna. Nelle attività sono stati contati in Emilia-Romagna 10.195 fenicotteri in 36 zone umide (4.288 in provincia di Ferrara, 5.812 in provincia di Ravenna, 21 in provincia di Bologna, 74 in provincia di Modena).

Purtroppo, a causa della nebbia il censimento non ha potuto essere compiuto in Valli Bertuzzi (area Lido Nazioni/Volano), dove sono solitamente presenti 2.000-3.000 esemplari. Studi sul volo degli uccelli con uso del Gps segnalati dal gruppo di ricercatori Ispra con Jacopo Cecere. Non sono mancati approfondimenti sugli anfibi, a cura di Dino Scaravelli (Coop. Sterna) ma sono stati illustrati anche gli studi sulle acciughe delle Valli di Comacchio (Giusy Catalano, UniBo) o le attività degli inanellamenti degli uccelli a Punte Alberete, presentati da Fabrizio Borghesi (Comune di Ravenna).

Presentati inoltre gli esiti di due progetti in fase di realizzazione come Discover, con un approccio informatico per migliorare la gestione delle Valli di Comacchio, illustrato da Catia Prandi (UniBo) e Life NatuReef, scogliere sottomarine di ostriche in fase di realizzazione alla foce del Bevano (Ravenna) proposto da Massimo Ponti (UniBo). Se Elisabetta Raganella ha dato conto del monitoraggio dei daini nel Parco del Delta, il team del Parco ha relazionato sui diversi ambiti del progetto NaConnect2030: Luca Moteleone sulla tutela delle dune costiere, Viviana Carli sul programma di monitoraggio del lupo mentre Marco Ranzoni e Pamela Priori, hanno parlato del progetto dedicato alla chirotterofauna e  dell‘installazione di nidi artificiali per i pipistrelli.

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