Andrea Amaducci e Maria Ziosi presentano il loro nuovo presepe. Un presepe fatto di… medicine. Il presepe di Human Alien Studio che chiude il 2025, presenta un ragionamento sul concetto di cura, di guarigione.

I personaggi quindi sono scatole di farmaci, che con ironia cercano di aprire riflessioni. Un villaggio di molecole, blister e bugiardini che, con un sorriso ironico, ci ricorda quanto spesso abbiamo delegato la nostra idea di “guarigione” a ciò che può essere inghiottito, misurato o prescritto.

“Nella nostra cultura occidentale la cura è diventata sinonimo di silenziamento del sintomo – spiegano gli autori -. Come se togliere la febbre fosse guarire il corpo, e calmare l’ansia significasse guarire l’anima. La medicina, con tutto il suo valore e i suoi progressi, non può però occuparsi di ciò che non rientra in una ricetta: la fragilità, la solitudine, la forza interiore, il bisogno di essere ascoltati. La parte più profondamente umana del prendersi cura”.

Le scatole disposte come personaggi del presepe allora ci invitano a ripensare il concetto stesso di cura: “non per negare l’utilità dei farmaci – precisano Amaducci e Ziosi -, ma per riscoprire ciò che nessuna confezione potrà mai contenere: il ruolo della comunità, l’importanza della volontà, la responsabilità verso sé stessi, la delicatezza della dimensione emotiva e psicologica, l’importanza di mantenere viva la fruizione di mondi come quello dell’arte, della musica, del teatro. La cura non è un oggetto. È una relazione”.

L’inaugurazione è prevista per domani, sabato 13 dicembre, alle ore 17, nello studio di Via Calcagnini 8 a Ferrara.

Il presepe sarà visitabile tutti i giorni dalle 17 alle 20 fino a mercoledì 24 dicembre.