Ferrara ha reso omaggio il 12 dicembre a don Pietro Maria Zanarini, sacerdote martirizzato il 28 luglio 1798 dai repubblicani francesi durante l’occupazione napoleonica.

Nel corso di una cerimonia ufficiale, alla presenza dell’assessore comunale alla Cultura e presidente della Commissione per la Toponomastica, Marco Gulinelli, e delle principali autorità civili, religiose e militari della città, è stata scoperta la targa commemorativa dedicata al parroco di Varignana.

L’iniziativa si è svolta nell’area antistante il Baluardo di San Paolo, nei pressi dell’accesso da via Kennedy al vialetto pedonale del Parcheggio Centro Storico, a pochi metri dal luogo in cui don Zanarini venne fucilato dopo un processo sommario. La posa della targa era stata approvata dalla Commissione cittadina per la Toponomastica e le Pubbliche Onoranze e dalla Giunta comunale, con autorizzazione della Prefettura di Ferrara.

Durante la cerimonia, le autorità intervenute hanno ricordato la figura del sacerdote, che nell’estate del 1798 fu arrestato con l’accusa di aver abbattuto due “Alberi della Libertà” piantati dai giacobini sul sagrato della chiesa di Varignana. Tradotto a Ferrara, venne giudicato dalla Commissione Criminale Militare di Alta Polizia, con sede nella sala degli Stemmi del Castello Estense, e condannato a morte senza possibilità d’appello.

Il sacrificio di don Zanarini, avvenuto tra la commozione popolare e sotto un violento temporale che molti testimoni interpretarono come un segno divino, è stato tramandato nei racconti dell’epoca e celebrato da scrittori come Riccardo Bacchelli, che nel Mulino del Po lo definì “martire e santo”.

La targa è il risultato di una ricerca storica condotta su documenti originali, promossa dall’associazione Borgo dei Leoni Aps, con l’obiettivo di riportare all’attenzione pubblica una figura profondamente radicata nella memoria civile e religiosa del territorio. Cittadini, giornalisti e operatori dell’informazione hanno preso parte alla mattinata, contribuendo a rendere omaggio a un capitolo cruciale della storia locale.