Bondeno. Riguardo al completamento dei lavori di riqualificazione dell’area antistante il duomo, il Partito Democratico di Bondeno, pur riconoscendo la necessità e la validità estetica dell’opera finale, solleva gravi preoccupazioni sulla gestione del cantiere, sui ritardi e sull’esplosione dei costi.

“L’area è stata senza dubbio riqualificata in modo efficace e l’opera era necessaria per la città” dichiara Tommaso Corradi, segretario del Partito Democratico di Bondeno. “Tuttavia, non possiamo accettare che l’assessore Vincenzi tenti di mascherare, con polemiche di facciata, gli enormi problemi di trasparenza e di gestione che hanno caratterizzato questo progetto”.

“Innanzitutto – prosegue Corradi – il raddoppio dei costi, gravando significativamente sulle finanze pubbliche. La stima iniziale del 2021 era di 246.000 euro (di cui la Regione Emilia-Romagna aveva co-finanziato circa il 70%, pari a 165.000 euro). In un anno e mezzo di vuoto avviene il primo aumento con il progetto esecutivo. Approvato con ritardo, presentava già un incremento del 50% rispetto alla stima iniziale, portando il costo a 370.000 euro (a causa di caro materiali e aggiunte progettuali). Nel 2025 arriva poi un’ulteriore doccia gelata con l’aggiunta di ulteriori spese non previste (tra cui l’illuminazione) e il costo totale finale per l’opera ha raggiunto la cifra record di 522.000 euro. In sintesi un’opera stimata a 246.000 euro è costata alla collettività più del doppio, per un totale di 522.000 euro”.

“Come cittadini e amministratori, dobbiamo interrogarci su questa gestione finanziaria” chiude Corradi. “Se la casa che si sta costruendo costasse il doppio del preventivo, chiunque chiederebbe spiegazioni sulla gestione dei fondi. L’assessore Vincenzi sembra non porsi questo problema, forse perché, come noto, i fondi sono i nostri, prelevati dalle tasse con le aliquote comunali mantenute al massimo”.