Cronaca
11 Dicembre 2025
Poste inoltre sotto gestione giudiziaria di due aziende agricole che avrebbero agevolato colposamente lo sfruttamento del lavoro da cui provenivano i beni

Maxi sequestro dell’Anticrimine. Sottratti 650mila euro al “caporalato”

di Pietro Perelli | 2 min

Leggi anche

Pestato senza motivo in discoteca. In due scelgono l’abbreviato

Saranno entrambi processati con rito abbreviato condizionato all'ascolto di due testimoni - uno per parte - i due ragazzi di 23 e 22 anni di nazionalità albanese, accusati - in concorso tra loro - di lesioni aggravate perché avrebbero pestato - mentre stava ballando - un loro connazionale, prendendolo a pugni senza un apparente motivo

Pusher trasformò minorenni in rapinatori. Si sgonfia l’accusa

A processo con la duplice accusa di estorsione ai danni di due giovani e di spaccio di sostanze stupefacenti, il gup Marco Peraro del tribunale di Ferrara ha accolto le richieste della difesa, pronunciando sentenza di non luogo a procedere per il primo reato e concedendo la messa alla prova per il secondo

Caporalato durante l’aviaria. Chieste condanne fino a quattro anni

Un'assoluzione e cinque condanne, con una forbice di pene che vanno da un minimo di 2 anni e 10 mesi a un massimo 4 anni. Sono le richieste che ieri (10 dicembre) mattina, davanti al collegio del tribunale di Ferrara, il pm Andrea Maggioni ha avanzato per i sei finiti alla sbarra nel processo per il presunto caso di sfruttamento di manodopera di lavoratori stranieri durante le operazioni di bonifica dal focolaio di aviaria all'Eurovo di Codigoro

Un sequestro patrimoniale da oltre 650mila euro e la gestione giudiziaria di due aziende agricole: è l’esito dell’operazione eseguita il 27 e 28 novembre dalla Divisione Anticrimine della Questura di Ferrara, su disposizione del Tribunale di Bologna – Sezione Misure di Prevenzione. A illustrare il quadro dell’intervento è stato Sergio Russo, primo dirigente della Questura di Ferrara, che ha sottolineato come si tratterebbe di beni entrati nel patrimonio dell’uomo come investimento di capitali provento delle attività di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro.

Il sequestro è stato eseguito nei confronti di Alì Zulfiqar, cittadino pakistano classe 1965, già arrestato nel novembre 2022 e successivamente condannato a tre anni di reclusione per intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro (art. 603-bis c.p.).

Zulfiqar, secondo la ricostruzione degli investigatori, agiva come un vero e proprio fleet partner: un intermediario che forniva manodopera a basso costo a diverse aziende agricole del Ferrarese, in particolare Argenta e Portomaggiore, e del Ravennate, sfruttando connazionali in stato di bisogno.

Il sequestro scaturisce da una approfondita indagine patrimoniale condotta dagli investigatori dell’Anticrimine, che hanno analizzato per circa dieci anni (2014-2023) i flussi economici di Zulfiqar, del suo nucleo familiare e della madre. L’attività ha messo in luce una marcata sproporzione tra redditi dichiarati e spese effettive. Una sproporzione che deriverebbe dai proventi dell’attività di “caporale”.

Il sequestro ha riguardato un immobile ad Argenta, cinque rapporti bancari/finanziari e sette società. A questo si aggiungono due aziende agricole poste sotto amministrazione giudiziaria: Agricola Dante Società Agricola S.r.l. e Veroli Maria Vincenza

Secondo gli investigatori, le due aziende non avrebbero partecipato direttamente al reato di sfruttamento del lavoro, ma lo avrebbero agevolato colposamente, affidando lavori in subappalto alle società riconducibili a Zulfiqar e beneficiando così, seppur inconsapevolmente, di manodopera sfruttata.

Per un anno – periodo rinnovabile – un amministratore nominato dal Tribunale dovrà vigilare sulla gestione, in particolare sul ricorso alla manodopera e ai subappalti, per evitare che si ripetano condizioni di sfruttamento.

Grazie per aver letto questo articolo...

Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com