Economia e Lavoro
10 Dicembre 2025
Un milione e mezzo solo per il contenimento del granchio blu. L’assessore Mammi: “Interventi che sostengono aziende e filiere e rafforzano la promozione dei nostri prodotti sui mercati nazionali e internazionali”

Dalla Regione oltre 56 milioni di euro nel 2026 per agricoltura e agroalimentare

di Redazione | 4 min

Leggi anche

Assolto 43enne accusato di avere truffato un’anziana

Era accusato di aver truffato un'anziana di 77 anni riuscendo a sottrarle la somma di 990 euro ma nella mattinata del 9 dicembre un uomo di 43 anni della provincia di Napoli è stato assolto perché non sono state trovate prove del fatto

Tutelare il reddito delle imprese agricole e agroalimentari, rafforzare la competitività del settore sui mercati nazionali e internazionali, sostenere l’innovazione tecnologica e digitale, migliorare la posizione degli agricoltori nella catena del valore, contribuire alla mitigazione e all’adattamento ai cambiamenti climatici e promuovere una gestione più efficiente e sostenibile delle risorse naturali. Ma anche arrestare la perdita di biodiversità, sostenere le giovani generazioni e lo sviluppo delle aree rurali, valorizzare la qualità dei prodotti agroalimentari in Italia e all’estero e migliorare la risposta del sistema agricolo alle esigenze della società in materia di alimentazione e salute.

La Regione continua a rafforzare il proprio impegno a sostegno delle imprese e delle filiere agricole e agroalimentari, della pesca e dell’acquacoltura dell’Emilia-Romagna mettendo a bilancio oltre 56 milioni di euro per il solo 2026, con l’obiettivo di accompagnare la crescita del comparto e renderlo più competitivo, innovativo e sostenibile. Le risorse puntano a digitalizzare i processi semplificando le attività di controllo, rafforzare gli strumenti di prevenzione e di gestione del rischio, sostenere la promozione delle produzioni di qualità sui mercati internazionali e consolidare le politiche di tutela dell’ambiente, degli ecosistemi e della fauna

La quota più consistente delle risorse riguarda il Complemento di programmazione dello Sviluppo rurale della Pac 2023-2027, con oltre 30 milioni di euro destinati al cofinanziamento degli interventi, all’assistenza tecnica, agli aggiornamenti cartografici e alla digitalizzazione dei sistemi informativi a supporto dell’Organismo pagatore Agrea. Accanto a queste risorse, la manovra conferma il sostegno all’accesso al credito tramite i Consorzi fidi, l’impegno nella promozione delle produzioni agroalimentari, enologiche e del patrimonio tartufigeno, e gli interventi per la valorizzazione dei distretti del biologico, dei microbirrifici, dell’agricoltura sociale e degli itinerari enogastronomici.

Un capitolo rilevante riguarda inoltre le attività del Servizio fitosanitario regionale, indispensabili per tutelare l’export e prevenire la diffusione delle principali fitopatie, e gli interventi in materia faunistico-venatoria: prevenzione e indennizzo dei danni da fauna selvatica, raccolta e cura della fauna in difficoltà, oltre alle risorse destinate ai piani di controllo affidati alle Polizie provinciali.

Completano il quadro gli stanziamenti rivolti alla pesca e all’acquacoltura, con oltre 3 milioni di euro per l’attuazione delle attività del Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, nonché gli accantonamenti speciali destinati a produzioni vegetali, comparto zootecnico e gestione delle specie invasive nelle acque interne e costiere.

“Con questo bilancio mettiamo risorse importanti a disposizione delle imprese agricole e agroalimentari, con l’obiettivo di tutelarne il reddito, favorire gli investimenti e accompagnare l’innovazione in uno dei settori chiave della nostra economia regionale, l’agroalimentare- ha sottolineato l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi-. Lo facciamo in una fase segnata dall’aumento dei costi di produzione, dalla volatilità dei mercati e dagli effetti ormai strutturali del cambiamento climatico, che mettono sotto pressione la capacità competitiva delle aziende e la loro continuità produttiva. Rafforziamo quindi gli strumenti che aiutano concretamente le imprese a far fronte a queste difficoltà: dalle misure per la gestione del rischio e le assicurazioni agevolate agli investimenti per modernizzare i processi produttivi, dall’introduzione di tecnologie avanzate alla transizione verso modelli più sostenibili. Il nostro obiettivo è migliorare qualità, efficienza e competitività delle filiere, sostenendo un sistema che deve poter programmare, innovare e affrontare con sicurezza le sfide che ha davanti”.

“Allo stesso tempo- ha aggiunto l’assessore-, investiamo con decisione sulla promozione delle nostre eccellenze, perché la presenza dei prodotti emiliano-romagnoli sui mercati internazionali è un valore aggiunto per l’intera economia regionale, un fattore identitario e un motore di sviluppo che coinvolge imprese, territori e comunità rurali. Valorizzare le nostre produzioni significa creare opportunità lungo tutta la catena agroalimentare, rafforzare il legame con i territori e riconoscere il lavoro di chi contribuisce ogni giorno alla qualità e alla sicurezza alimentare. Vogliamo costruire un sistema agricolo e agroalimentare sempre più competitivo, innovativo e sostenibile, capace di generare valore e di offrire prospettive solide alle imprese agricole e alle comunità rurali dell’Emilia-Romagna”.

Le risorse nel dettaglio

Nel 2026 le risorse destinate allo Sviluppo rurale superano i 30 milioni di euro. La quota principale, pari a 26,6 milioni, finanzia il cofinanziamento degli interventi del Complemento di programmazione della Pac 2023-2027, a cui si aggiungono 3,6 milioni per l’assistenza tecnica e 4,53 milioni per il funzionamento dell’Organismo pagatore Agrea e la digitalizzazione dei sistemi informativi agricoli. A sostegno dell’accesso al credito delle imprese sono inoltre disponibili 2,3 milioni di euro destinati ai Consorzi fidi.

Un capitolo significativo riguarda la promozione delle produzioni agricole e agroalimentari: 3,8 milioni di euro sono destinati alle attività di valorizzazione dei prodotti agroalimentarienologici e del patrimonio tartufigeno. Completano questo ambito 200mila euro per i distretti del biologico50mila euro per l’agricoltura sociale30mila euro per i microbirrifici e 146mila euro per i programmi di educazione alimentare.

Le attività del Servizio fitosanitario regionale – fondamentali per la prevenzione e la gestione delle principali fitopatie e per garantire la qualità delle produzioni – dispongono oltre 1 milione di euro. Sul fronte faunistico-venatorio, le risorse ammontano complessivamente a oltre 4,5 milioni di euro: 993.500 euro per le attività venatorie, 1 milione per gli indennizzi dei danni alle produzioni agricole causati dalla fauna selvatica, 800mila euro per la raccolta, la cura e la riabilitazione della fauna in difficoltà e 1,8 milioni per l’attuazione dei piani di controllo affidati alle Polizie provinciali.

Per pesca e acquacoltura sono previsti 3,07 milioni di euro per l’attuazione delle attività del Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, cui si aggiungono 546mila euro per le attività di pesca e acquacoltura e altri 1,5 milioni per interventi relativi al contenimento delle specie invasive come il granchio blu, al ripristino degli allevamenti danneggiati e alla compensazione delle perdite subite.

Gli accantonamenti speciali destinati al 2026 ammontano a 3,55 milioni di euro per le produzioni vegetali500mila euro per il riso700mila per la patata1,5 milioni per la barbabietola da zucchero700mila per la pera e 150mila per la produzione dell’olio. Al comparto zootecnico sono invece riservati 840mila euro, destinati al miglioramento genetico del bestiame, al mantenimento delle razze autoctone, alla prevenzione delle epizoozie e all’acquisto dei riproduttori. Chiudono il quadro i 30mila euro dedicati alle attività di multifunzionalità agricola.

Grazie per aver letto questo articolo...

Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com