L’associazione di promozione sociale Spazio Aperto Ferrara presenterà venerdì 12 dicembre dalle 10 alle 19, sabato 13 dicembre dalle 10 alle 19 e domenica 14 dicembre dalle 10 alle 19 nei propri spazi di via Carlo Mayr 69 Ferrara “Femminile plurale quinta edizione”, collettiva con focus sulla creatività d’eccellenza delle imprese: Marvielab, casa di moda di Mariavittoria Sargentini e Acapo, casa di cappelleria artigianale di Veronica Innocenzi.
Nel corso delle tre giornate verranno esposti i prodotti e si potrà conoscere direttamente le imprenditrici, le modalità produttive e i dettagli delle attività Marvielab e Acapo.
Mariavittoria Sargentini classe 1976 fonda Marvielab nel 2006 a Perugia dove disegna, sviluppa la modellistica e segue la confezione coinvolgendo laboratori sartoriali locali ed è attualmente docente presso il corso di laurea in design della moda all’università Iuav di Venezia.
La designer si descrive dicendo: “Ho sempre avuto le idee chiare: progettare la moda ricostruendo i volumi, utilizzando sagome apparentemente semplificate e ribaltando le regole costruttive della sartoria tradizionale”.
Ne consegue un’idea di moda che non si sviluppa per collezioni ma bensì per progetti che si sfilano dall’idea della stagionalità e approfondiscono il dialogo con una specifica materia e/o una specifica idea-contenuto. La libertà immaginativa che ne consegue è vastissima senza mai perderne in coerenza e fluidità. Il passaggio a destrutturare il capo in termini di genere maschile/femminile è paradigma inevitabile del processo ideativo che Angelo Flaccavento nel marzo 2022 descrive così: “Il lavoro di Mariavittoria Sargentini, che ho seguito e apprezzato fin dagli esordi di Marvielab con il progetto “S + M + L”, si caratterizza per l’estrema e sottile capacità di sintesi, per l’abilità nell’unire il rigore dell’idea e del suo sviluppo alla tattilità e sensualità della materia”.
Veronica Innocenzi classe 1984 fonda Acapo nel 2018 a Padova dove confeziona, modella e costruisce la sua personale idea di copricapo.
“Non ho ancora finito d’imparare, – afferma Veronica Innocenzi – il percorso di ricerca costruttivo è molto più complesso e sfaccettato per un cappello pensato come forma in movimento. L’intenzione è il raggiungimento di una sintesi formale tra vestibilità, praticità ed estetica in un dialogo serrato e costante tra modista e cliente. Mantenersi coerenti in un bilanciamento equilibrista tra identità di collezione e il “su misura”, che non va mai confuso con “a richiesta”, è la vera forza di Acapo e della sua fondatrice. La scelta imprenditoriale e il recupero delle tecniche artigianali della modisteria in un’epoca della storia della moda e del costume, che isola il cappello al margine sfocato dell’utilità di poco prezzo e privo di valore, descrive la forza e la tenacia di un progetto definito e strutturato”.
Le firme Marvielab e Acapo s’incontrano sostenendo l’immagine l’una dell’altra in una proposta d’immagine gentile e non violenta priva di inutili, frivoli vezzeggiativi.
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