Ancora un ciclista investito in corso Isonzo
Una donna di 72 anni è stata investita da un'auto mentre era in bicicletta lungo corso Isonzo, a Ferrara. L'incidente è avvenuto ieri mattina sul passaggio ciclopedonale che attraversa la strada
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Quando scatenarono tutta la loro ferocia, i Di Gaetano sarebbero stati 'catapultati' in una dimensione emozionale fortemente perturbata, caratterizzata principalmente da uno stress emotivo intenso, ma non tale da annullare la loro capacità di intendere e volere
Si potrebbe chiudere con un patteggiamento prima ancora dell'inizio di un processo la vicenda della morte di Lidia Ardizzoni, anziana di 90 anni trovata cadavere e avvolta nel cellophane a Scortichino lo scorso lunedì 5 maggio
Lei lo ha denunciato per botte e perché, per legge, lui non doveva essere lì. Ma, a quanto pare, quella era casa sua e lei si era introdotta senza preavviso
Gloria Savonuzzi non solo era la figlia del celebre ingegnere e architetto ma anche la custode della sua inestimabile memoria professionale
“Sono stati anni difficili, maturati in un contesto sociale e sanitario straordinario, segnato da paure diffuse, tensioni profonde e fratture che tutti ricordiamo”.
A pochi giorni dal patteggiamento della pena a due anni per le false vaccinazioni anti Covid-19, la dottoressa Chiara Compagno affida ai suoi avvocati, Marco Linguerri e Carlo Taormina, una “riflessione pubblica, nel rispetto delle istituzioni e di tutte le persone coinvolte”.
“Ho scelto la strada del patteggiamento – spiega -, anche su consiglio dei miei legali, con l’obiettivo di chiudere nel più breve tempo possibile una vicenda dolorosa e complessa, che mi ha coinvolta profondamente sul piano umano e professionale”.
Compagno sostiene di non celebrare “una vittoria sul piano giudiziario” (per le attenuanti riconosciute dal tribunale, ndr), ma “accolgo con rispetto il fatto che il Tribunale, nel definire questa vicenda, abbia riconosciuto il particolare contesto in cui i fatti si sono svolti e abbia valutato la mia condotta alla luce di tale quadro, a conferma della mia buona fede e della mia assoluta correttezza professionale”.
“Questo mi consente – prosegue la dottoressa – di guardare avanti con cauto ottimismo per il lavoro con il quale la Comunità Scientifica Internazionale, il Governo e la Magistratura stanno portando alla luce e riconoscendo la complessità del periodo e le drammaticità degli affetti delle vaccinazioni obbligatorie da Covid 19”.
In realtà il contesto scientifico internazionale, ha prodotto negli ultimi tempi, studi che dimostrano come i vaccini a mRNA Covid non aumentino la mortalità e riducano il rischio di morte per Covid grave del 74% e per tutte le cause del 25%, confermando la sicurezza a lungo termine dei vaccini a mRNA BNT162b2 (Pfizer) e mRNA-1273 (Moderna).
Rimanendo alle dichiarazioni di Compagno, “al di là degli aspetti tecnici e giudiziari questa è prima di tutto una storia di persone. Persone che hanno vissuto l’incertezza come un rischio concreto per il lavoro, la stabilità economica e la serenità familiare”. In quel clima, secondo lei, “la pressione collettiva è stata altissima e scelte, parole e comportamenti sono stati spesso giudicati senza il tempo e lo spazio necessari a comprenderne davvero la complessità”.
Compagno si difende poi puntando il dito verso la pressione mediatica: “come accade talvolta nei procedimenti ad alto impatto mediatico, la ricostruzione pubblica avrebbe meritato maggiore accuratezza, prudenza e soprattutto i necessari distinguo. Non intendo alimentare ulteriori contrapposizioni. Desidero invece ribadire l’importanza del rigore informativo come presidio essenziale di equilibrio, contro letture distorte, generalizzazioni e semplificazioni che, inevitabilmente, ricadono sulle persone e sulle famiglie coinvolte e sulle comunità in cui vivono e lavorano”.
“All’opportunità di un’esposizione mediatica ho preferito la discrezione e la dedizione al lavoro – conclude -. Ringrazio i miei numerosi pazienti per la rinnovata fiducia quotidiana e la vicinanza dimostrate. A loro ho dedicato e continuo a dedicare il mio impegno professionale esclusivamente orientato alla tutela della salute e alla cura delle persone, con serietà, rispetto e senso di responsabilità”.
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