In vista della partita di domenica 7 dicembre contro Avellino presso la Baltur Arena, il coach Emanuele Di Paolantonio ha risposto alle domande sulla preparazione della partita.
Vi siete dati delle risposte, parlando anche con la squadra, in merito alle partenze difficili che ci sono state nelle ultime gare? Può essere questione di mancanza di ritmo, visto che non riuscite ad allenarvi al completo, o c’è altro?
“I fattori sono molteplici. Intanto, è successo solo nelle ultime due partite e sì, sarebbe stato meglio dopo aver commesso questo errore con Rimini non ripeterlo a Pistoia. Siamo incappati nello stesso errore ma con diverse motivazioni: allenarsi facendo fatica in palestra e poi dover affrontare la partita con una situazione d’emergenza importante come la nostra ci ha condizionato mentalmente, a partire dal secondo tempo di Brindisi e di conseguenza all’inizio con Rimini e poi a Pistoia. Ovviamente noi siamo i primi ad essere arrabbiati in situazioni del genere, ma quando si perde una partita anche giocata bene siamo consapevoli che questi errori non devono ripetersi. Penso però che si debba guardare la situazione con intelligenza: in un momento di difficoltà questa squadra ha comunque reagito entrambe le volte, addirittura tornando avanti con Rimini e tornando ad un possesso con Pistoia. Questa squadra ha dimostrato di avere qualità, anche umane. Io l’ho sempre detto, quando eravamo anche a diverse partite vinte di fila e a più vittorie che sconfitte, che stavamo mettendo del fieno in cascina per quando sarebbero arrivati dei momenti difficili in stagione: il momento difficile è ora arrivato ma siamo comunque oltre le aspettative, perché se oggi finisse il campionato la nostra classifica direbbe play-in, che però non sono il nostro obiettivo. Il nostro obiettivo è salvarci, soffrendo il meno possibile e possibilmente evitando i play- out come lo scorso anno; quindi oggi siamo in linea, stiamo attraversando un momento di difficoltà dovuto alla mancanza di alcuni giocatori in palestra e in campo, ma finalmente questa settimana l’abbiamo affrontata recuperando un po’ di qualità in allenamento, anche se ovviamente alla partita con Avellino arriveremo ancora un po’ in deficit, ma proveremo a giocare la nostra partita contro un avversario che avete visto essere di qualità importante e con un obiettivo diametralmente opposto al nostro”.
Considerando che Avellino è in gran forma ma potrebbe essere senza Zerini e con Cicchetti uscito per un problema fisico, considerando che ha giocato anche mercoledì, che partita vi aspettate da parte loro e quali potranno essere le chiavi tattiche per provare a vincere domenica?
“Avellino ha 10 giocatori veri: ha fatto a meno di Zerini nelle ultime due partite ma le ha vinte entrambe e anche abbastanza in carrozza. È una squadra che ha un pacchetto lunghi tutto italiano probabilmente tra i migliori del campionato, e ha qualità infinita negli esterni: basti pensare che Mussini e Jurkatamm l’anno scorso erano i due titolari e quest’anno sono due dei tre esterni che partono dalla panchina. Questo fa capire che hanno enormemente alzato il loro livello qualitativo e sono una squadra di grandissimo talento. Noi dovremo provare a rompere un po’ un ingranaggio che ad oggi sta funzionando davvero bene, cercando di limitare il loro impatto nel tiro da 3 punti, anche se non sarà semplicissimo – parliamo della prima squadra per percentuale nel tiro da 3 punti del campionato – e dovremo provare a contenere il loro impatto fisico, sia con i lunghi sia con i loro esterni: penso a Lewis che ha una doppia dimensione importante. L’altro aspetto che è sempre decisivo in una partita è il controllo dei rimbalzi e lo abbiamo visto anche a Pistoia, dove siamo andati subito sotto essendo sovrastati da quel punto di vista”.
Moretti ha ricevuto l’ok dai dottori per giocare qualche minuto?
“Moretti ha ricevuto l’ok dai dottori per allenarsi qualche minuto, intanto. Lui è fuori da quasi un mese e pensare che possa fare dei minuti oggi è abbastanza lontano dalla realtà. È tornato nel gruppo, domenica speriamo che sia in panchina ma ovviamente poi dovremo capire come e se potrà essere utilizzato”.
Questa maglia speciale che indosseranno i ragazzi domenica vuole essere un simbolo di appartenenza e di completezza, a rappresentare tutta la città di Cento: cultura, storia, strade e naturalmente la sua pallacanestro. In che modo pensi che questo legame identitario possa riflettersi sull’energia che ci sarà domenica, in campo e sugli spalti?
“Sicuramente è una bellissima iniziativa: l’ho detto tante volte dall’inizio dello scorso anno che i risultati si ottengono tutti insieme e oggi, che sarà per questo una giornata a maggior ragione bella e particolare in cui la squadra si legherà ancora di più alla città, dobbiamo essere tutti uniti nei 40 minuti sul campo e provare insieme a superare un ostacolo altissimo come Avellino. Chiedo al pubblico di spingere i ragazzi dal primo all’ultimo minuto, perché ripeto che anche con difficoltà e facendo degli errori, questo è un gruppo che non molla mai e che sia allena duramente tutti i giorni, facendo un lavoro di qualità. C’è quindi bisogno del supporto di tutti: noi in campo – staff e giocatori – e il pubblico di Cento, per provare a mettere un altro mattoncino verso l’obiettivo salvezza”.
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