Tresignana
6 Dicembre 2025
Accuse di inadempienza contrattuale all’Unione Terre e Fiumi: chiesti trasparenza e avvio immediato del confronto

Incentivi Imu, i sindacati attaccano: “Inerzia usata come scudo”

Unione dei comuni Terre e Fiumi
di Redazione | 2 min

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I sindacati dei Comuni aderenti all’Unione Terre e Fiumi alzano il tono della protesta e denunciano una situazione che definiscono di “grave e protratta inadempienza contrattuale” e di “condotta antisindacale che va avanti dal 2023”.

Al centro dello scontro c’è l’applicazione dell’incentivo previsto dalla legge 145/2018 per il recupero dell’evasione Imu, una misura che – secondo i sindacati – le Amministrazioni continuano a non riconoscere al personale.

I rappresentanti dei lavoratori ricordano che esiste “un obbligo contrattuale chiaro e immediatamente vincolante”, ma accusano i Comuni di averlo “totalmente ignorato”: manca il fondo di accantonamento, non è stato approvato nei tempi il regolamento attuativo e non è mai stata avviata una contrattazione tempestiva.

La situazione, definita dagli stessi sindacati “anomala”, ha richiesto l’intervento della Prefettura, che l’8 luglio ha convocato le parti chiedendo agli Enti di predisporre una bozza regolamentare entro ottobre. Il testo consegnato, però, viene giudicato inaccettabile: si tratterebbe di “un atto unilaterale e in contrasto con le norme contrattuali e giuridiche oggi esistenti”, che per giunta prevederebbe l’entrata in vigore solo dal 2026, “escludendo da subito gli arretrati” e introducendo criteri “non pienamente conformi alla normativa nazionale”.

Nonostante mesi di confronto, la posizione delle Amministrazioni, affermano i sindacati, rimane immutata: “Respingono qualsiasi proposta di modifica o mediazione”. Da qui la richiesta di chiarezza sulle risorse che avrebbero dovuto essere accantonate: “Il non aver accantonato le risorse necessarie significa aver destinato e speso per altre finalità”, impedendo così il riconoscimento degli incentivi dovuti a chi ha lavorato per recuperare evasione e aumentare il gettito dei Comuni.

Le Rsu di Copparo e Tresignana, insieme a Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, confermano l’intenzione di proseguire nella mobilitazione con tutti gli strumenti disponibili, rivendicando “un corretto percorso di contrattazione sindacale” e il rispetto dei diritti dei lavoratori.

Dopo anni di stallo e “otto richieste ufficiali ignorate”, i sindacati avvertono: le Amministrazioni “non possono in alcun modo continuare a negare un percorso di confronto rispettoso delle parti”, il cui obiettivo è valorizzare il lavoro svolto e garantire servizi comunali di alta qualità.

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