Copparo. Si sta concludendo l’intervento di risanamento di un tratto di 120 metri di rete fognaria in via XX settembre a Copparo che riguarda una condotta particolarmente vetusta, costruita in mattoni con il primo impianto fognario del centro di Copparo. Per questa sostituzione Cadf ha scelto di utilizzare tecnologie a basso impatto ambientale (no-dig) e senza nuovi scavi limitando così i disagi all’utenza limitrofa, garantendo un intervento che ripristini l’efficienza e la resistenza meccanica della condotta.
L’intervento è stato eseguito con carattere d’urgenza in quanto il cunicolo fognario avente un diametro importante, di 120 cm, ha presentato vari cedimenti con conseguenti occlusioni della rete; inoltre nel corso degli anni sono stati costruiti vari fabbricati sia a uso abitativo che a uso autorimessa nell’area sovrastante il cunicolo interessato.
L’intervento si è svolto introducendo all’interno della tubazione da sanare una guaina impregnata di resina termoindurente che è avanzata lungo la condotta spinta dalla pressione d’aria. Il vapore prodotto da una caldaia ha innescato il processo di polimerizzazione ed indurimento della resina, consentendo alla guaina di aderire perfettamente al tubo ospite. Un sistema pipe-in-pipe che ripara e rinforza perfettamente la tubazione senza alcun giunto, garantendo tenuta idraulica, resistenza meccanica e caratteristiche strutturali indipendenti dal tubo esistente.
La guaina/liner che forma la nuova condotta si compone di uno strato interno in feltro, di spessore variabile, in fibre di poliestere impregnato di resina termoindurente in vinilestere, poliestere o epossidica. L’inserimento della guaina all’interno della condotta è avvenuto per inversione ed estroflessa affinché lo strato di preliner aderisse alla vecchia tubazione.
Una volta polimerizzata la resina infatti, ha consentito alla guaina di riprodurre perfettamente il profilo della vecchia condotta conferendo alla nuova tubazione resistenza ed impermeabilità. La catalisi, e quindi l’indurimento, in questo caso è avvenuto per riscaldamento a vapore. La fase di indurimento è stata favorita infatti dell’inserimento di vapore acqueo all’interno della nuova condotta, visibile anche da lontano per la fuoriuscita di una colonna di vapore di alcuni metri. Questa tipologia di intervento, fanno sapere dal Cadf, non ha arrecato danni all’ambiente.
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