Avrebbero messo in piedi un giro di droga – in particolare di hashish e cocaina – all’interno del carcere di via Arginone dove, tra il 2020 e il 2022, erano detenuti. Protagonisti della vicenda cinque uomini, tre italiani di 35, 36 e 42 anni, un 32enne albanese e un 42enne moldavo, oggi a processo – davanti al collegio del tribunale di Ferrara (presidente Piera Tassoni con a latere i giudici Vincenzo Cantelli e Rosalba Cornacchia) – con l’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti negli ambienti dell’istituto penitenziario.
Secondo la ricostruzione della Procura di Ferrara, a vario titolo, i cinque imputati – finiti alla sbarra per aver agito in concorso tra loro – avrebbero effettuato numerose cessioni di droga ad altri detenuti. Le indagini parlano di diverse consegne di hashish, venduto a prezzi tra i 100 e i 200 euro al grammo, e di cocaina, ceduta a 400 euro al grammo. Gli investigatori avrebbero inoltre documentato, sempre in più occasioni, anche la vendita di pasticche di Subutex, un oppioide sintetico a base di buprenorfina.
In totale, secondo quanto accertato dagli investigatori, quel giro di droga avrebbe fruttato almeno 7.600 euro nelle tasche dei cinque imputati. Una cifra che però potrebbe essere ancora più elevata, poiché non è stato possibile quantificare con esattezza l’indotto proveniente da tutti gli episodi di compravendita finiti al centro dell’indagine effettuata dal Nucleo Investigativo Regionale della Polizia Penitenziaria di Bologna con l’ausilio di quella di Ferrara, dietro il coordinamento del pubblico ministero Stefano Longhi.
Lo stesso pm, a giugno 2024, dopo la chiusura delle indagini, aveva firmato la richiesta di rinvio a giudizio per i cinque odierni imputati. Ieri (4 dicembre) mattina – davanti al collegio del tribunale di Ferrara – si è svolta l’udienza filtro del processo, che tornerà nuovamente in aula il 28 maggio.
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