Salute
5 Dicembre 2025
Una mattinata dedicata alla conoscenza ravvicinata dei servizi dell'ospedale: "Qui ho trovato operatori che lavorano col sorriso"

L’assessore Fabi in visita al Delta: “Qui modelli organizzativi che potremmo esportare”

di Redazione | 5 min

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Lagosanto. Una mattinata, quella di giovedì 4 dicembre, dedicata alla conoscenza ravvicinata dei servizi dell’ospedale del Delta di Lagosanto. L’assessore regionale alle Politiche per la Salute, Massimo Fabi, ha fatto visita alla struttura laghese, incontrando operatori e professionisti, accompagnato dalla direttrice generale delle Aziende sanitarie ferraresi Nicoletta Natalini accompagnata dalla governance e dai professionisti e operatori del presidio.

La visita è stata l’occasione per mostrare gli investimenti strutturali, tecnologici e organizzativi degli ultimi anni e per illustrare ruolo e identità del presidio di Lagosanto nella rete provinciale. All’incontro hanno partecipato Lisa Duò sindaca di Mesola, Fabio Tosi sindaco di Fiscaglia, Cristian Bertarelli sindaco di Lagosanto, Alice Zanardi sindaca di Codigoro, Maria Bugnoli sindaca di Goro, Andrea Baldini sindaco di Argenta e Elena Rossi sindaca di Ostellato. Insieme a loro anche i consiglieri regionali Paolo Calvano (Pd) e Fausto Gianella (FdI).

“Visitare le strutture e parlare con gli operatori è impagabile e insostituibile per cogliere il clima che si respira in una struttura, e qui a Lagosanto ho trovato operatori che lavorano col sorriso – ha evidenziato l’assessore Massimo Fabi – ho colto una situazione positiva ottima per dare risposte ai bisogni di salute dei cittadini”. L’assessore ha inoltre apprezzato alcuni progetti e pratiche organizzative dell’ospedale del Delta “che potranno essere utilmente applicate in altre parti della regione che hanno le medesime caratteristiche territoriali di Ferrara e di questo distretto”.

La direttrice Nicoletta Natalini ha evidenziato come il Distretto Sud Est – di cui fa parte l’ospedale – copra un vasto territorio caratterizzato da bassa densità demografica e da specifiche condizioni di disagio socio-sanitario. All’ospedale del Delta operano attive numerose discipline con posti letto in degenza, diverse specialità ambulatoriali senza degenza, nonché svariate attività territoriali.

È stato illustrato il modello On-Connect cioè la somministrazione di farmaci oncologici nelle Case di Comunità, non solo negli ospedali, cosa impensabile pochi anni fa, ma che va nella direzione di facilitare i pazienti, attivo a Comacchio da novembre del 2024, che segue 28 pazienti in terapia attiva e 121 in follow-up, attraverso un approccio integrato tra ospedale e territorio, per le cure oncologiche.

“L’ospedale – sottolinea la direttrice – offre inoltre un ampio ventaglio di servizi di televisita: solo nell’ultimo anno sono state effettuate 135 visite a distanza nei reparti di geriatria, oncologia, psichiatria e riabilitazione. Attivi anche telecolloqui con cardiologia, chirurgia, geriatria, diabetologia e molti altri reparti, mentre il telemonitoraggio coinvolge attualmente 69 pazienti di pneumologia dall’inizio dell’anno ad oggi.

É stata annunciata la creazione dell’Unità operativa di “Cardiologia e Riabilitazione Cardiologica” dell’ospedale del Delta, che rientra nella strategia provinciale di riorganizzazione dei servizi cardiologici. Avrà la missione di garantire un’assistenza completa e integrata lungo tutto il percorso del paziente cardiologico, dalla prevenzione alla diagnosi e al trattamento delle malattie cardiovascolari, assicurando la gestione delle emergenze oltre alla presa in carico dei pazienti cronici.

La direttrice sottolinea l’importanza di avere una direzione a livello locale per l’ospedale del Delta, che rappresenta un passo fondamentale per rispondere meglio alle esigenze del territorio, grazie all’unità operativa autonoma, come nel caso della cardiologia, la struttura può garantire una gestione più diretta e coordinata, con un direttore unico che supervisiona sia l’attività ambulatoriale che quella di degenza e riabilitazione.

“Questo intervento – ribadisce Natalini – rafforza la sinergia con la cardiologia dell’università di Cona con la presenza di specialisti che lavorano anche nelle case di comunità del territorio, favorendo un’integrazione tra ospedale e territorio e incentivando attività di ricerca e formazione con specializzandi e dottorandi”.

Forte, l’attività interventistica svolta dalla radiologia di Lagosanto, che è Centro diagnostico per il Pavimento Pelvico (uno dei pochi centri in cui si effettuano DefecoRM e Defecografia), Centro diagnostico Cuore (con esecuzione di Cardiotac e CardioRM con stress farmacologico) e Centro diagnostico e terapeutico per l’effettuazione di Termoablazione di tumori renali sotto Tac, Rm prostata, Biopsia fusion.

L’ospedale del Delta offre un’ampia gamma di servizi specialistici, dalla diagnostica oncologica a quella radiologica, dalla ginecologia alla riabilitazione, e dispone di strutture avanzate come una nuova piastra chirurgica.

Il Delta registra numeri significativi: 4.371 interventi chirurgici nel 2024, 4.198 nei primi undici mesi del 2025 con trend complessivo in aumento. L’équipe ha illustrato il successo del percorso fast-track ortopedico attivo dal 2022 e la performance nel trattamento delle fratture del collo del femore (71,07% di interventi entro 48 ore), oltre alla collaborazione con Cona per una seduta settimanale di chirurgia robotica urologica.

Gli interventi strutturali sono stati tanti tra cui l’installazione di un sistema radiologico polifunzionale e a inizio 2026 verrà portata un’installazione della nuova Tac. Il pronto soccorso, è stato completamente rinnovato nel 2023 grazie a un finanziamento complessivo di 2,8 milioni di euro, con ampliamento della camera calda, percorsi separati per codici colore, locali dedicati ai codici rossi e potenziamento della dotazione impiantistica. Il Pronto Soccorso del Delta ha registrato nei primi 10 mesi del 2025, 22.006 accessi complessivi (26.334 nel 2024) con il 99% di permanenze inferiori a 6+1 ore (a fronte di un benchmark regionale dell’85,2%).

Massimo Fabi, assessore Regionale alle Politiche per la Salute, ha cercato di spiegare come si fa “un’integrazione ospedale territorio” per la quale serve una “visione programmatica concreta situata sui bisogni del territorio e una squadra di operatori capaci e orientati all’innovazione”.

Tema centrale nella discussione è la necessità di investire su competenze professionali specifiche, che permettono di sviluppare modelli organizzativi efficaci e adattati al contesto locale. L’assessore ha quindi sottolineato che “i cambiamenti nel sistema sanitario devono procedere alla stessa velocità delle crescenti aspettative dei cittadini, in continua evoluzione”.

Fabi ha inoltre apprezzato alcuni progetti e pratiche organizzative dell’ospedale del Delta “che potranno essere utilmente applicate in altre parti della regione che hanno le medesime caratteristiche territoriali di Ferrara e di questo distretto. L‘organizzazione del pronto soccorso è un modello da esportare, è un’organizzazione ospedaliera che va oltre i muri del ospedale”.

Fabi ha quindi affrontato il tema del finanziamento sanitario, evidenziando “le criticità dovute alle disuguaglianze territoriali e sociali, che si riflettono nella distribuzione delle risorse”. Ha sottolineato che “il sistema nazionale di salute deve puntare sulla solidarietà tra regioni che deve essere un sistema comune, considerando fattori come la povertà, l’inquinamento e non solo il numero di cittadini o la loro età”.

L’assessore ha concluso sottolineando “l’utilità e la necessità di una comunicazione efficace” e di” una condivisione degli accordi tra regioni”. Ha ribadito infine “la responsabilità delle regioni più sviluppate nel sostenere quelle in difficoltà, per garantire a tutti i cittadini, ovunque residenti, pari diritti e servizi di qualità”.

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