Giorgiomaria Cornelio torna a Ferrara con la nuova raccolta in versi, L’ufficio delle tenebre (Tlon). L’incontro – venerdì 5 dicembre alle 18:45 al Circolo Arci Bolognesi – sarà moderato da Marcello Azzi e Matteo Bianchi di Librerie.coop.

Il libro interroga la lingua là dove vacilla e si reinventa. Figure e “personaggi” affiorano e si ridefiniscono anche attraverso i disegni di Giuditta Chiaraluce, come ombre che rilanciano la questione della nominazione e della possibilità di intervenire sulla realtà. «Il linguaggio rimane una zona indecidibile, che cattura il mondo e lo rifonda senza sosta», nota Cornelio; per questo la poesia non si limita a inventariare rovine, ma interrompe e riapre scenari. Nel poema la violenza è spesso un sedimento – “geologico” prima che politico – eppure da quel fondo si origina un lavoro d’immaginazione: non il culto del patimento, ma il pathos dell’invenzione, la capacità di trasformare il dolore in conoscenza e visione (l’elenco di Belar sulle materie prime e le loro guerre funge da mappa, non da destino).

Giorgiomaria Cornelio (1997) è scrittore e regista. Ha pubblicato La consegna delle braci (Luca Sossella, 2021), La specie storta (Tlon, 2023) e Fossili di rivolta (Tlon, 2024). Come GMC ha curato il catalogo Ogni creatura è un popolo (Nero Editions, 2025). Ha codiretto la Trilogia dei viandanti (2016–2020), presentata in festival e spazi espositivi. Cura Edizioni Volatili ed è direttore artistico del festival I fumi della fornace a Valle Cascia.