Aperto lo stato di agitazione tra i lavoratori del Comune di Ferrara. Tutte le assemblee del personale convocate dalle Organizzazioni sindacali e dalle Rsu hanno dato mandato con un sostengo unanime ad attivare questo percorso. “Mandato chiaro delle assemblee – spiegano i sindacati – è stato anche di andare oltre allo stato di agitazione, se questo non portasse il Comune di Ferrara a cambiare il proprio atteggiamento irrispettoso nei confronti in primis di lavoratrici e lavoratori”.
Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Sulpl ritengono “incomprensibile” il silenzio che “l’amministrazione comunale continua a mantenere” alle loro “legittime, sostenibili e reiterate richieste formulate ai tavoli di confronto”. Eviterebbero così “di offrire risposte concrete su temi fondamentali per la tutela dei diritti e delle prospettive economiche, assunzionali ed organizzative del personale”.
I sindacati tornano quindi a ribadire le richieste avanzate: “Garantire che il Fondo delle Risorse Decentrate 2025 sia nelle condizioni di assicurare, come negli anni precedenti, risorse certe e indispensabili, tali da dare continuità: al sistema della produttività;
al finanziamento delle progressioni economiche orizzontali (Peo), ritenute imprescindibili per la valorizzazione professionale del personale; condividere l’apertura di un percorso finalizzato ad applicare il Decreto Pa per gli anni 2026-2027-2028, misura indispensabile per garantire un incremento stabile e adeguato delle risorse economiche destinate alle lavoratrici e ai lavoratori del Comune di Ferrara”.
“Il protrarsi dell’assenza di risposte da parte dell’amministrazione comunale – aggiungono – rende impossibile proseguire il confronto in modo costruttivo e soprattutto efficace e nell’esclusivo interesse di tutte le lavoratrici e lavoratori del Comune di Ferrara”.
Sono queste le ragioni che hanno spinto le organizzazioni sindacali a chiedere “la convocazione urgente di un incontro presso la Prefettura, al fine di avviare il tentativo obbligatorio di conciliazione e ristabilire condizioni di dialogo adeguate”.
Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Sulpl anticipano sin d’ora, “così come da mandato ricevuto nelle stesse assemblee, qualora non vi sia un sostanziale cambio di rotta, insieme a lavoratrici e lavoratori saranno programmate manifestazioni e mobilitazioni di dissenso sino ad includere una mobilitazione che potrebbe interessare anche il 5 giugno prossimo quando Ferrara ospiterà la prima delle due date di Vasco Rossi”.
“Le lavoratrici e i lavoratori del Comune di Ferrara – concludono – meritano rispetto, trasparenza e certezze: il tempo dell’attesa è finito”.
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