“Mentre la giunta Simoni spende 30.000 euro per due concerti di un’ora, le famiglie più fragili del nostro territorio pagano il prezzo delle scelte politiche”. È questa la grande accusa che l’opposizione a Riva del Po fa all’amministrazione in carica domandandosi: “Servizi primari per i bambini? Accessibilità? Aiuto alle giovani famiglie? No. L’amministrazione sceglie di caricare ulteriori spese sui nuclei più disagiati invece di sostenerli”.

“Non si tratta – precisano – di cultura o intrattenimento: si tratta di priorità politiche. Scegliere eventi costosi invece di garantire servizi essenziali significa trascurare chi ogni giorno fatica a far quadrare il bilancio familiare”.

Secondo Uniti per Riva del Po “la realtà è questa: 30.000 euro spesi per un’ora di spettacolo; famiglie in difficoltà lasciate a sostenere costi aggiuntivi; giovani coppie scoraggiate a restare sul territorio”.

Al contrario l’opposizione dice “chiaramente”: “Prima le famiglie, i bambini e il futuro della nostra comunità. Tutto il resto viene dopo”.

“È tempo – concludono – che i cittadini sappiano chi mette davvero al centro l’interesse della comunità”.