di Elisa Fiorini
Un nuovo bomber per l’Ars et Labor: Gianmarco Piccioni è uno dei volti, da qualche giorno, dell’attacco biancazzurro. Un giocatore che porta con sé talento, esperienza e un pizzico d’imprevedibilità. Presentato nella giornata di martedì 2 dicembre in conferenza stampa, il classe ’94 si è dichiarato entusiasta di iniziare quest’avventura con la squadra estense, con la quale ha già potuto esordire nell’ultimo turno col Sanpaimola.
A introdurlo è stato il diesse Sandro Federico: “Gianmarco è qui perché ha le caratteristiche tecniche e caratteriali adatte per questa squadra. Lavoriamo sempre per migliorare l’organico, e dove c’è la giusta opportunità la cogliamo. Con Gianmarco ho vissuto un’esperienza a Teramo anni fa e lo conosco bene, so che è perfetto per questa squadra e può darci una mano” ha concluso il direttore.
“Per me è un onore e un orgoglio essere qui – ha esordito il marchigiano – e sono a completa disposizione. L’obiettivo è chiaro a tutti quanti, speriamo di portare la nave in porto”.
In pochi giorni “è tornato un entusiasmo che non provavo da tempo. Rappresentare una tifoseria del genere è qualcosa di bello, il supporto di questa gente è unico. Ferrara è lo stimolo di vita e calcistico migliore per me. Ho trovato solo ragazzi predisposti al lavoro, che sanno quello che vogliono”. Gianmarco arriva forte delle sue esperienze sia in Italia che all’estero tra Malta, Bulgaria e Romania, “occasioni che mi hanno fatto crescere tanto. Al tempo avevo 22 anni, quel calcio era impegnativo, vero, soprattutto in Romania dove ho passato due anni stupendi”.
“Gli ultimi due anni sono stati travagliati – ha continuato Piccioni – e dopo l’esperienza di Matera dove ero stato capocannoniere ho avuto a Nocera un infortunio che mi ha tenuto fuori a lungo, mentre l’anno scorso mi sono operato. Voglio tornare a essere quel giocatore, cerco rivincita a livello personale oltre che di carriera”. Il girone B “mi ha sorpreso per il livello, ci sarà certamente da soffrire: nel calcio non ti regala niente nessuno, e vincere non è mai facile in qualsiasi categoria”.
“Sono un attaccante al quale piace giocare con la squadra – prosegue – perché penso che il calcio si stia evolvendo. Sono un attaccante di manovra, voglio duellare e dare una mano” ha concluso il giocatore. Dopo gli arrivi di Moretti e Piccioni il diesse Federico ha confermato che ci sarà nei prossimi mesi qualche partenza, “come è normale che sia. Quando si arriva in questa fase si fa un’analisi e qualche ragazzo che sta giocando meno sarà valutato anche in base a come è cresciuta la squadra. Noi siamo la Spal, dobbiamo avere una squadra competitiva e anche l’obiettivo della Coppa Italia ci fa pensare che sia giusto così. La rosa resterà comunque importante” ha concluso il direttore.
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