Monsterland inadempiente: previsto piano di rientro per operatori 118
Chiamati ad assicurare la sicurezza dei partecipanti a un evento senza essere pagati. Protagonisti gli operatori del 118, contattati nel 2024 per Monsterland
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Il Consiglio comunale di Ferrara ha approvato il 24 novembre la Variazione di Bilancio n. 159/2025, una decisione che il gruppo consiliare La Comune definisce problematica per “scarsa trasparenza, scelte sbilanciate e priorità che non rispondono ai bisogni della città”.
Al centro del dibattito l’anticipazione di 1,2 milioni di euro al Teatro Comunale per i due concerti di Vasco Rossi, cifra che rappresenta quasi metà dell’intero avanzo libero dell’Ente. Per La Comune, questa scelta “sottrae risorse a settori cruciali come welfare, servizi educativi – che registrano un taglio di oltre 300.000 euro – e politiche abitative”. Il gruppo non mette in discussione la legittimità dell’operazione, ma critica “il metodo con cui è stata condotta e la sua sostenibilità organizzativa ed economica”.
Secondo il comunicato, la Fondazione Teatro Comunale, con un budget di 4,8 milioni, si troverebbe a sostenere “una spesa straordinaria pari da sola a un quarto del proprio bilancio”. La Comune sottolinea come la forma giuridica delle fondazioni culturali, pur vantando maggiore flessibilità, richieda “massima trasparenza nella rendicontazione dei grandi eventi” e competenze adeguate per evitare “confusione nei bilanci e compromettere la chiara distinzione tra attività ordinarie ed eventi straordinari”.
Durante il Consiglio, il gruppo ha chiesto “quale dovrebbe essere la spesa complessiva per i due concerti e se esistessero previsioni o stime finanziarie”, ma “non è stato fornito alcun elemento”. Nessun documento sugli accordi con gli organizzatori, nessuna stima dei costi e dei ricavi, nessuna chiara ripartizione tra Fondazione e promoter: solo “la richiesta di approvare un anticipo di 1,2 milioni in assenza di un vero business plan”.
Il confronto con altri modelli contrattuali è impietoso. La Comune ricorda che per il concerto di Vasco Rossi “Modena Park 2017” il Comune di Modena ottenne garanzie fideiussorie e rimborsi spese sui biglietti venduti, senza contributi economici pubblici: “Un modello contrattuale che tutela l’interesse pubblico e che l’Amministrazione di Ferrara dovrebbe replicare. Perché ciò che è stato possibile altrove non può esserlo anche qui? Su questo non è arrivata alcuna risposta”.
Dubbi anche sull’impatto economico stimato per Ferrara: l’assessore aveva citato uno studio sul concerto di Springsteen parlando di 11 milioni di indotto, mentre La Comune sottolinea che “lo studio in realtà indica 10,3 milioni, dei quali 4,4 milioni sono costi di trasporto […] che non producono alcun beneficio diretto per Ferrara” e molte spese di soggiorno sarebbero state effettuate fuori città. L’impatto reale, secondo il gruppo, “non supererebbe dunque i 5 milioni”.
Infine, La Comune ribadisce la contrarietà all’uso del Parco Bassani: “Eventi di questa scala sono incompatibili con un’area a elevata valenza ambientale, classificata come nodo ecologico fondamentale. La tutela della biodiversità non è un vezzo, ma un tema di salute pubblica – soprattutto per le fasce più fragili”. Il gruppo conclude sottolineando la necessità di “politiche culturali ambiziose e trasparenti, non scelte opache e improvvisate”.
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