Comacchio
2 Dicembre 2025
La richiesta del sindaco Negri alla Regione durante l'incontro avvenuto in Municipio a Comacchio

Granchio blu e venericoltura: “Non ci sono preclusioni a una deroga alle concessioni in area C4”

di Redazione | 2 min

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Comacchio. Una deroga per le concessioni temporanee affinché i pescatori di Comacchio possano esercitare l’attività nella zona sanitaria, più conosciuta come zona “C4”, e in altre aree del demanio marittimo della costa, fino a quando non terminerà l’emergenza del granchio blu.

La richiesta alla Regione, presente il commissario straordinario per il Granchio Blu Enrico Caterino, giunto oggi a Comacchio, parte dal sindaco Pierluigi Negri che in sala consiliare della residenza municipale, ha tenuto un incontro in videoconferenza con i vari enti convocati, fra cui i dirigenti della Regione Emilia-Romagna. All’incontro erano presenti in aula i rappresentanti delle cooperative locali.

Il sindaco dopo aver analizzato alcuni atti, in particolare la delibera regionale n° 2213 del 18 dicembre 2023, avente per oggetto “Proroga del divieto temporaneo del rilascio di nuove concessioni per l’attività di acquacoltura nella Sacca di Goro”, ha affermato che “non c’è nessuna preclusione per concedere una deroga alle licenze dei pescatori comacchiesi nell’area residuale, denominata C4”.

Il sindaco motiva la richiesta per conto dei pescatori locali facendo presente alla Regione, che la delibera regionale, che al momento prevede il divieto di pesca in quell’area, si basa sull’esito dello studio affidato dalla Regione il 6 aprile 2022, e concluso nell’ottobre 2023, alle Università di Ferrara e Parma, ad oggetto “L’uso sostenibile delle risorse e alla valorizzazione e tutela della biodiversità ambientale della Sacca di Goro”.

Tale studio, ha fatto presente il sindaco “rappresenta e fotografa una situazione che non è più attuale, data la grave evoluzione del fenomeno granchio blu e quindi che le aree coltivabili in Sacca si sono di molto ridotte, così come sono diminuiti gli addetti all’acquacoltura”.

L’incontro si è chiuso prevedendo che i pescatori locali presentino un’istanza alla Regione per chiedere la deroga al divieto di rilascio di concessioni nell’area “C4” e per ottenere la traslazione, come prevede per altro la delibera della Rer, aree attualmente improduttive del demanio marittimo (dighe) e già in concessione, con altre aree della costa più produttive.

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