In seguito alla sospensione temporanea dell’attività del Centro Pma di Lagosanto, l’Azienda Usl di Ferrara ha diffuso una precisazione per chiarire la gestione del personale e delle attività residue. La sospensione, ricordano i vertici aziendali, è avvenuta dal giorno stesso della notizia dell’avvio di un’inchiesta della Magistratura. Ricordiamo che il lunedì 1° dicembre avverrà il conferimento d’incarico per gli accertamenti tecnici irripetibili su computer, telefoni e altri dispositivi sequestrati al responsabile dell’Unità Operativa del Centro di Procreazione Medicalmente Assistita dell’ospedale del Delta di Lagosanto

La Direzione Aziendale, come già precedentemente comunicato alla stampa, ha disposto l’accompagnamento delle coppie verso nuovi percorsi e il mantenimento della criobanca in piena efficienza. L’esecuzione di queste sole attività richiede un numero inferiore di operatori rispetto a quello necessario per il Centro in piena operatività.

Tutti i professionisti e operatori del Centro sono stati contattati e riassegnati ad altre attività, sempre nel loro ambito specialistico, con impegno e tempi variabili a seconda delle funzioni residuali ancora svolte in PMA. In particolare, entrambi i dirigenti medici sono ora impegnati in attività ambulatoriale specialistica ginecologica, contribuendo alla riduzione dei tempi d’attesa per la cittadinanza, mentre le quattro ostetriche presteranno la loro attività in altre sedi.

L’Azienda sottolinea che questa riorganizzazione è equa, necessaria e finalizzata a una corretta gestione delle risorse umane, offrendo al personale la possibilità di scelta sulla sede di svolgimento delle nuove attività, presenti in ospedali, Case di Comunità e consultori.

Infine, la Usl precisa che l’azienda non era formalmente informata delle segnalazioni alla base dell’inchiesta, venendone a conoscenza solo attraverso le notizie di stampa. Definisce quindi strumentale e gravemente lesivo dell’immagine ipotizzare l’esistenza di misure ritorsive nei confronti del personale. L’azienda ricorda che analoghi attacchi mediatici erano già stati registrati mesi fa, all’epoca della proposta di ampliare l’attività Pma con una sede ambulatoriale a Ferrara, sempre nell’interesse esclusivo degli utenti.