Politica
28 Novembre 2025
Intervento di Fabio Anselmo: "Il nemico numero uno di questo governo è lo Stato stesso. Perché loro non si considerano parte dello Stato. Si considerano uno Stato a parte"

Un governo che vive di nemici

di Redazione | 2 min

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di Fabio Anselmo*

Questo è un governo che vive di nemici. E i nemici, paradossalmente, sono le istituzioni dello Stato.

In un momento storico in cui nel mondo ci sono guerre – più di una, e tutte nello stesso tempo – i nemici del governo Meloni non sono le crisi internazionali, non sono le tensioni sociali, non sono le disuguaglianze che crescono. No.

I nemici, a sentire loro, sono la Corte dei Conti, colpevole di “osare” criticare il progetto faraonico del Ponte sullo Stretto.

Sono gli assistenti sociali, trasformati in una caricatura propagandistica: “ladri di bambini”, complici di chissà quale complotto politico.

Sono gli organismi di garanzia, troppo indipendenti per piacere al potere. È il Presidente della Repubblica, quando ricorda i limiti costituzionali. È la magistratura, che viene sistematicamente dipinta come un ostacolo e che devono “riformare” – cioè limitare – perché troppo autonoma.

E tutto questo a vantaggio di chi?
A vantaggio loro, della maggioranza, del potere stesso che non tollera contrappesi, controlli, vigilanza.
È un governo che ripete ogni giorno che i suoi peggiori nemici sono proprio le istituzioni democratiche nate per impedire gli abusi.

E allora, gli amici chi sono?
Sono le forze dell’ordine, sì. Ma solo quando servono a reprimere la violenza “rossa”.
Guai, invece, a chi osa intervenire contro la violenza “nera”, quella neofascista, che esiste eccome. La vediamo, la conosciamo. L’abbiamo vista a Bologna: quella parata di Forza Nuova, Fatali d’Italia, scortata non da semplici agenti ma dai capi squadra della Celere.

Un fatto senza precedenti.
Un segnale che dovrebbe inquietare chiunque abbia ancora a cuore l’indipendenza di organi delicatissimi, che non devono piegarsi allo strapotere di nessuno.

Questo governo si regge sulla costruzione continua di un nemico.
Perché senza nemici, senza paura, senza un bersaglio da additare, resterebbero solo i fallimenti.

E allora diciamolo chiaramente: il nemico numero uno di questo governo è lo Stato stesso. Perché loro non si considerano parte dello Stato. Si considerano uno Stato a parte.

E questo, per una democrazia, è un pericolo che non si può ignorare.

*Consigliere comunale della Civica Anselmo

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