Eventi e cultura
28 Novembre 2025
Sarà presentato il 4 dicembre nei locali dell’Acli alle ore 18.

I marchigiani di Ponte in un volume curato da Unife

di Redazione | 2 min

Leggi anche

“Righe di Periferia” torna il 4 dicembre alle 18 nei locali dell’Acli di Pontelagoscuro in Corso del Popolo 109 e torna con la presentazione della pubblicazione curata da Giuseppe Ruzziconi e pubblicata da La Carmelina di un progetto di ricerca del Dipartimento di Antropologia culturale e della comunicazione dell’Università degli studi di Ferrara dal titolo veramente emblematico “Una comunità in trasformazione, 1954 – 2024 i 70 anni del Villaggio Montecatini a Pontelagoscuro”.

Si racconta con una serie di interviste e di analisi dei luoghi della presenza di oramai di settanta anni dei marchigiani a Pontelagoscuro.

Chi arriva a Pontelagoscuro dal centro di Ferrara, scegliendo di passare dal quartiere Barco e non dalla statale, si imbatte nel villaggio Montecatini, conosciuto dai più come Villaggio dei Marchigiani o chiamato anche Villaggio Orsera, dal nome della società immobiliare consociata e controllata dalla Montecatini che ebbe la responsabilità della sua costruzione. Questo villaggio fu costruito nel secondo dopoguerra su una storia di immigrazione poco conosciuta: quella dei marchigiani, arrivati a Ponte all’inizio degli anni 50 per lavorare al Petrolchimico dopo la chiusura della miniera di zolfo di Cabernardi (Sassoferrato, Ancona): 250 famiglie per le quali fu costruito il Villaggio Montecatini, oggetto e soggetto di questo progetto di ricerca. Era il 1953, l’anno prima c’era stata “la lotta dei sepolti vivi” e l’occupazione della miniera di Cabernardi (Sassoferrato, Ancona), battaglie sindacali a difesa dei posti di lavoro a fronte della volontà della Montecatini di dismettere le attività minerarie.

Ad avere la meglio fu la grande industria che licenziò gli operai coinvolti nelle proteste e iniziò il trasferimento della manodopera in altri luoghi di produzione, tra i quali Pontelagoscuro vicino al petrolchimico. E ci fu una lunga storia di integrazione nella realtà ferrarese di persone sradicate dal proprio territorio, talvolta difficile e conflittuale ma che oramai alla sua terza generazione a raggiunto il proprio obiettivo. 

Ancora oggi però passando lungo Corso del Popolo, colpiscono questi “condomini in orizzontale” costituiti da 5 abitazioni, di mattoni rossi senza intonaco, che idealmente rimandano ai quartieri e alle zone operaie tipiche dell’Inghilterra delle miniere di carbone. E certamente non vi è luogo più adatto del circolo ACLI di Corso del Popolo per la presentazione di questo lavoro: nel corso degli anni i suoi locali sono sempre stati luogo di confronto e di comprensione tra chi veniva da lontano e chi a Pontelagoscuro risiedeva da prima della guerra.

Grazie per aver letto questo articolo...

Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com