Giallo a Ferrara, dove la Procura ha aperto un fascicolo di inchiesta – al momento contro ignoti – per fare luce sulla tragica fine di un ragazzo 27enne di nazionalità nigeriana, morto dopo aver accusato un malore in strada, all’incrocio tra via Bologna e via Leonello Poletti.
La tragedia è avvenuta poco dopo le 22 di mercoledì 26 novembre, davanti a un minimarket e a una pizzeria, in una zona della città che la vittima era solita frequentare, a poche centinaia di metri dalla caserma di via del Campo.
Secondo una prima ricostruzione della vicenda, il giovane, che in precedenza era stato sottoposto a un controllo da parte dei carabinieri – non è ancora chiaro se avvenuto all’interno del vicino comando provinciale dei militari del 112 oppure se lungo la strada, né per quali motivi – era insieme ad alcuni amici quando ha iniziato ad accusare i primi sintomi.
“Un amico è entrato nel minimarket e gli ha portato una bottiglia d’acqua. Ha iniziato a rovesciarsela addosso e poi a fare gesti strani con le mani. Infine è svenuto, ha avuto delle convulsioni e ha iniziato a schiumare dalla bocca” racconta un testimone. “Gli amici che erano con lui hanno telefonato al 118 ma, non sapendo l’italiano, non riuscivano a spiegare cosa stesse succedendo. Così – prosegue ancora – un ragazzo che passava in bicicletta è intervenuto per aiutarli, indicando ai sanitari quale fosse l’emergenza“.
Una volta arrivati con ambulanza e automedica, i sanitari del 118 hanno iniziato a praticargli le manovre di rianimazione cardiopolmonare per circa mezz’ora, ma purtroppo ogni tentativo di salvargli la vita è risultato vano: il giovane è morto sull’asfalto.
Sul posto sono intervenuti gli agenti della Polizia di Stato e della Polizia Locale, che hanno messo i sigilli alla zona in cui è avvenuta la tragedia, gestendo anche l’ordine pubblico, dal momento che – dopo la notizia della morte del 27enne – l’area si è popolata di una ventina di uomini e donne della comunità nigeriana, agitati e scossi per quanto era accaduto al loro connazionale. Gli operatori del 113, parlando in inglese, hanno rassicurato e tranquillizzato i presenti, e – tramite a una efficace opera di intermediazione linguistica – hanno spiegato loro che sarebbero state eseguite tutte le indagini necessarie, evitando così eventuali tensioni.
Di quanto accaduto è stato informato il pm di turno Andrea Maggioni che ha immediatamente aperto un’inchiesta, delegando l’attività di indagine ai Carabinieri e alla Squadra Mobile della Polizia di Stato, che in queste ore stanno operando in maniera congiunta per svolgere tutti gli accertamenti utili per fare chiarezza sulla vicenda, senza tralasciare alcun aspetto.
A questo proposito, la Procura di Ferrara ha disposto che sul corpo del ragazzo, attualmente custodito in medicina legale, venga prossimamente effettuata l’autopsia con l’obiettivo di stabilire con esattezza le cause che hanno portato la morte, ricostruendo quanto successo nelle ore precedenti al momento in cui il giovane ha improvvisamente perso la vita.
Si tratta di un primo passo necessario per appurare ipotetiche ed eventuali responsabilità di terzi nel decesso, comprese quelle dei carabinieri che precedentemente lo avevano sottoposto al controllo.