Politica
28 Novembre 2025
La consigliera regionale delegata al coordinamento dei programmi Mab e siti Unesco ha aperto una due giorni di incontri dedicata alla “Magnificenza Estense”

Patrimonio Unesco. Zappaterra: “Impegnarsi affinché Ferrara sia all’altezza”

di Redazione | 4 min

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C’è stata partecipazione per la prima giornata del convegno dedicato ai trent’anni dell’iscrizione di “Ferrara, città del Rinascimento” nella lista del Patrimonio Mondiale Unesco. La due giorni di studi (27 e 28 novembre presso il Ridotto del Teatro Comunale), promossa dal Comune di Ferrara e dalla Fondazione Ferrara Arte, ha visto un momento significativo di riflessione sul valore del riconoscimento e sulle prospettive future per la città.

Nella giornata inaugurale, dedicata al tema “Magnificenza estense: Ferrara tra identità storica e nuovo Piano di Gestione del sito”, sono intervenuti per i saluti istituzionali l’assessore alla Cultura Marco Gulinelli e la consigliera delegata al coordinamento dei programmi Mab e sito Unesco della Regione Emilia-Romagna, Marcella Zappaterra.

“Oggi celebriamo la capacità delle nostre comunità di riconoscersi in ciò che ci unisce: nella nostra storia, nella nostra bellezza, nel senso profondo di appartenenza – ha puntualizzato Gulinelli -. Trent’anni dall’iscrizione di Ferrara nella lista del Patrimonio Mondiale Unesco rappresentano non solo un anniversario da celebrare, ma soprattutto una responsabilità: quella di custodire, valorizzare e tramandare alle generazioni future un’eredità culturale di eccezionale valore universale. Il patrimonio non esiste per essere contemplato passivamente, ma per diventare motore di sviluppo sostenibile, educativo e umano. La nostra città è un luogo in cui il passato dialoga continuamente con il presente e qui la cultura non è un concetto astratto: è un’esperienza quotidiana, un patrimonio vivo che permea le comunità, influenza le scelte politiche, modella la nostra idea di futuro. Celebrare questo anniversario significa riconoscere il valore delle istituzioni, degli educatori, dei ricercatori e degli operatori culturali che, ogni giorno, traducono in realtà i principi dell’UNESCO. Sono loro i veri artefici del cambiamento”.

“I contenitori culturali sono molto più che edifici: sono presidi identitari e spazi in cui la storia dialoga con il presente – ha spiegato Marcella Zappaterra -. Il terremoto ha messo a dura prova il settore. in Emilia-Romagna il patrimonio culturale è stato tra i settori più colpiti, l’80% degli immobili danneggiati apparteneva alla sfera culturale. Per questo motivo, la Regione Emilia-Romagna, attraverso l’Agenzia Regionale per le Ricostruzioni e assieme al Ministero della Cultura, ha svolto un lavoro importante mettendo in atto – in sinergia con i Comuni e i soggetti colpiti – strategie per le quali la ricostruzione è stata pensata non come semplice riparazione, ma come rigenerazione culturale”.

Durante la mattinata si è poi discusso della gestione del sito Unesco con gli interventi di Claudia Collina sui progetti di valorizzazione digitale e di Ethel Guidi, dirigente del settore Cultura, Turismo e rapporti con UNESCO, che ha ripercorso il processo di riconoscimento. Momento centrale è stata la presentazione del nuovo Piano di Gestione da parte di Katia Basili ( Unesco World Heritage) e Patrizia Borlizzi (Fondazione Links), concepito come strumento partecipato per la conservazione e lo sviluppo sostenibile.

Nel pomeriggio l’attenzione si è concentrata sul Rinascimento estense, con approfondimenti sull’architettura (Marco Folin, Università di Genova), la letteratura (Valentina Gritti, Università di Ferrara), il collezionismo e la decorazione pittorica del XVI secolo (Marialucia Menegatti e Cecilia Vicentini, Università e-Campus), fino alla cultura musicale (Camilla Cavicchi, Université de Tours) e dello spettacolo (Domenico Lipani, Università di Ferrara).

Venerdì 28 novembre prosegue il convegno con la giornata intitolata “Prospettive per un nuovo Rinascimento: le sfide dell’oggi”, che si aprirà con i saluti della Soprintendente Eugenia Valacchi e di Adele Cesi dell’Ufficio Unesco del Ministero della Cultura.

La mattinata vedrà riflessioni sulle strategie di interpretazione del patrimonio sul nuovo ruolo dei musei per lo sviluppo sostenibile. Si entrerà poi nel vivo dei temi della tutela e del restauro, mentre il pomeriggio sarà dedicato interamente all’architettura contemporanea e alla riqualificazione urbana, con la presentazione dei progetti realizzati a Palazzo dei Diamanti, Palazzo Prosperi Sacrati, Palazzo Massari e Palazzina Cavalieri di Malta, fino ai progetti di rinnovamento di Piazza Cortevecchia e Piazza Travaglio.

Il convegno è realizzato con il contributo della Direzione generale Biblioteche e Istituti Culturali del Ministero della Cultura e con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna, Commissione Nazionale Italiana per Unesco e Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale.

L’ingresso è libero fino a esaurimento posti.

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