La prevenzione contro le truffe verso le fasce deboli della popolazione è ormai da diverso tempo una delle mission dei carabinieri del comando provinciale di Ferrara che, con una massiccia e capillare campagna di sensibilizzazione, punta a raggiungere anche le più piccole comunità della provincia.
Per rendere possibile ed efficace la campagna di divulgazione e sensibilizzazione verso l’odioso fenomeno delle truffe, sempre attuale e diffuso, il comando provinciale di Ferrara si è avvalso di quello che è il primo presidio dello Stato sul territorio, ovvero le stazioni.
I 38 comandi stazione presenti in tutta la provincia di Ferrara hanno infatti svolto dall’inizio dell’anno ben 288 incontri nei luoghi di maggior aggregazione di persone in età vulnerabile, descrivendo i fenomeni criminali più diffusi e offrendo consigli pratici per evitare di cadere nella rete dei truffatori.
L’Arma quindi rinnova l’invito ai tutti cittadini, in particolare agli anziani, a non fidarsi delle apparenze e soprattutto degli sconosciuti e a segnalare sempre le situazioni sospette al numero di emergenza 112NUE o alle stazioni carabinieri presenti sul territorio.
Inoltre di seguito vengono riportati alcuni consigli e informazioni pratiche:
– diffidare da chi chiede denaro contante o vuole entrare in casa;
– non fornire informazioni personali a sconosciuti (sia al telefono che su internet);
– non farsi prendere dal panico perché è ciò che vuole il truffatore per far prendere decisioni affrettate;
– diffidare da telefonate sospette ricevute da numeri sconosciuti o sospetti, richiamando numeri ufficiali per verificare l’autenticità della chiamata;
– consultare familiari e amici nel caso di dubbi;
– denunciare sempre la truffa subita alle forze dell’ordine senza vergogna o paura di eventuali ritorsioni;
– collaborare sempre con le forze dell’ordine.
Ecco alcune delle più recenti tipologie di truffe messe in atto che, purtroppo, sono sempre in continua evoluzione:
– sedicente appartenente ad associazioni benefiche;
– falsi annunci commerciali (abbigliamento, oggetti vari, attrezzature, prodotti assicurativi ecc.);
– soccorso economico ad un parente o amico in difficoltà (vittima di incidente stradale, arrestato, ha subito il furto del proprio telefono e quindi da riacquistare ecc.);
– falsi appartenenti alle istituzioni (dipendenti comunali, appartenenti a Ministeri ecc.);
– sedicenti appartenenti alle Forze dell’Ordine;
– tecnica dello spoofing telefonico, ovvero una forma di falsificazione tecnologica che mira a trarre in inganno i malcapitati, modificando il vero numero del chiamante facendolo risultare identico a quello di istituti di credito, uffici di polizia ecc.
Nel caso di dubbi è sempre opportuno riagganciare e chiamare i numeri ufficiali per avere riscontro.
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