Codigoro
27 Novembre 2025
Sono state inaugurate nell'ambito delle iniziative promosse dall'Amministrazione comunale per la Giornata contro la violenza sulle donne

Sei panchine rosse a Codigoro: simbolo contro la violenza di genere

di Redazione | 4 min

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Codigoro. In nome di un impegno condiviso per prevenire e contrastare la violenza di genere, nell’ambito delle iniziative promosse dall’Amministrazione comunale, in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza di genere, sono state inaugurate, in sei distinti punti del territorio comunale le altrettante panchine rosse.

Le prime due, dipinte rispettivamente dagli alunni dell’Istituto comprensivo di Codigoro e del Polo Guido monaco di Pomposa, sono state collocate nelle rispettive aree cortilive dei due plessi scolastici.

La terza panchina è stata inaugurata in piazza Ippolito I d’Este a Pontelangorino dove, si è unito, alle autorità civili e militari locali, anche il capitano Lucilla Esposito, comandante della compagnia Carabinieri di Comacchio, presente anche una classe di alunni.

A Mezzogoro, invece, in piazza Vittorio Veneto, si sono uniti alla cerimonia inaugurale i ragazzi dell’alloggio inclusivo di co-housing di via Engels. Nei giorni scorsi, il gruppo si è riunito in biblioteca per dipingere una delle panchine rosse, offrendo un contributo prezioso e carico di significato. Guidati dalle bibliotecarie comunali e da una delle volontarie dell’Auser, i ragazzi hanno trasformato l’oggetto in un simbolo vivo, ricco di creatività e consapevolezza.

“Sulla panchina -– hanno riferito Noemi, Manuel e Gabriele, i ragazzi protagonisti del progetto – abbiamo disegnato il fiocco, simbolo universale della lotta contro la violenza sulle donne, un cuore e una farfalla. Il cuore rappresenta l’amore in ogni sua forma; la farfalla, invece, è un omaggio alle sorelle Mirabal, le Mariposas, donne coraggiose della Repubblica Dominicana che hanno lottato per un mondo più giusto in cui le donne potessero parlare, studiare e scegliere liberamente. “Mariposa”, in spagnolo, significa proprio farfalla: simbolo di libertà e rinascita”.

I ragazzi hanno poi ringraziato il Comune di Codigoro per l’opportunità ricevuta. “Per noi è motivo di grande orgoglio aver lasciato un segno concreto nella battaglia contro la violenza di genere, – hanno concluso i ragazzi – un tema che tocca profondamente la sensibilità di ciascuno di noi”.

Nel suo intervento, la sindaca Sabina Alice Zanardi ha ricordato che la violenza di genere “non è un concetto astratto né una statistica, ma una realtà dolorosa permeata di silenzi, paure, solitudini. Io stessa, in passato, ho subito minacce, dopo aver cercato di aiutare una donna in difficoltà. Ma dopo i primi momenti di paura, non ho esitato a portare avanti il mio impegno, perchè avevo ben chiaro da che parte stare. Questo vale per tutti: non ci si deve mai voltare dall’altra parte. Tutti possiamo, nel nostro piccolo, imprimere una svolta prima di tutto culturale, per dare una mano ad una donna vittima di violenza di genere”. La sindaca, ha inoltre richiamato l’importanza del 1522, numero anonimo e gratuito attivo 24 ore su 24 per chiedere aiuto.

“Le istituzioni, le forze dell’ordine, la scuola – ha aggiunto Graziella Ferretti, assessora alle Pari Opportunità  – sono sempre presenti e disponibili all’ascolto, come oggi, anche attraverso queste sei iniziative di forte impatto simbolico. Nessuna donna deve sentirsi sola e nessuna deve pensare che non esista una via d’uscita. Un grazie va a tutti, tra studenti, insegnanti, ragazzi speciali dei gruppi che hanno contribuito a realizzare il progetto delle panchine e allo staff della biblioteca per la proficua, preziosa collaborazione”.

La quinta panchina rossa è stata inaugurata a Torbiera, mentre l’ultima è quella che accoglie tutti coloro che attraversano la piazza Giacomo Matteotti, in centro a Codigoro. Le panchine rosse inaugurate si qualificano come segni di memoria, strumenti di educazione, presidi di prevenzione.

“Vi invito – ha concluso la sindaca – a fermarvi e ad ascoltare in silenzio: un silenzio che parla di dolore, ma anche di speranza. La violenza non è mai una questione privata, ma una responsabilità collettiva. Scegliere ogni giorno rispetto, parità e libertà è il primo passo per costruire una comunità più forte e più unita”.

Anche quest’anno il Comune di Codigoro ha promosso mostre, incontri, corsi di autodifesa, conferenze e proiezioni, riaffermando con convinzione un impegno condiviso con tutta la cittadinanza, per continuare l’azione di sensibilizzazione contro la violenza di genere. Hanno partecipato all’importante iniziativa odierna anche gli assessori comunali Samuele Bonazza e Stefano Adami.

Oggi, giovedì 27 novembre, alle ore 15.30, in biblioteca, il capitano Lucilla Esposito, comandante della compagnia Carabinieri di Comacchio e la presidente del club ferrarese di Soroptimist International, Patrizia Guidi, nell’ambito dell’Università del Tempo Libero – Unicultura, terranno, la conferenza dal tema “Prevenzione e contrasto alla violenza sulle donne. Un confronto con il capitano Lucilla Esposito sulle strategie e sulle azioni messe in campo”.

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