Politica
25 Novembre 2025
Intervento di Ilaria Baraldi, Portavoce Conferenza Donne democratiche di Ferrara, in occasione del 25 Novembre

Il sorriso di Marielle ricorda la bellezza della lotta plurale

di Redazione | 3 min

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Intervento di Annalisa Felletti, consigliera di parità della Provincia di Ferrara: "La storia dei diritti delle donne e delle tutele che ne garantiscono l’esercizio, è fatta di piccoli passi: molti ne sono stati fatti, ma ancora tanti ne restano da fare ed è responsabilità di ciascuna e ciascuno di noi sostenerne l’avanzamento"

di Ilaria Baraldi*

L’occhio tende ad assuefarsi a ciò che vede di continuo, fino a inglobarlo e dissolverlo, si tratti di una crepa nel marciapiede, una lampadina spenta, una persona che chiede la carità allo stesso angolo di strada, i lividi della signora che ci vive accanto.

Se lo vedi sempre, diventa parte del contesto e smetti di porvi attenzione, di pensare a cosa sia realmente, se possa essere aggiustato, se meriti cura.

Su un muro esterno di una palazzina Acer di viale Krasnodar, dal 2018 sorride a chi passa Marielle Franco, politica brasiliana attivista per i diritti umani assassinata, resa immortale nel murale di Alessio Bolognesi. Marielle mi sorride ogni sabato pomeriggio, mentre accompagno mia figlia alla tana scout e nel tempo ho smesso di ascoltare quel che Marielle da quel muro ci dice, che non c’è giustizia senza lotta e che la lotta deve essere ampia e inclusiva e valorizzare ogni identità.

Oggi è il 25 novembre, si celebra la giornata internazionale contro la violenza maschile sulle donne e io vorrei farlo usando la chiave dell’intersezionalità, straordinaria intuizione femminista in grado di allargare la lotta per i diritti delle donne alle lotte contro tutte le diseguaglianze.

E infatti il patriarcato è un sistema di potere (economico, sociale, culturale) così pervasivo e radicato da colpire le donne in quanto donne, ma non solo, generando discriminazioni e ingiustizie che impoveriscono l’intera comunità.

La violenza di genere è l’atto finale e spesso fatale di un sistema perverso costruito nei secoli a vantaggio di pochi e a discapito di molte e di molti. L’unica strada per rendere efficaci le azioni di contrasto alla violenza maschile sulle donne è rendersi conto che esse non possono essere concepite e realizzate separatamente da tutte le altre azioni di contrasto alle ingiustizie permesse o perpetrate a danno delle persone più fragili o esposte o portatrici di differenze.

Il femminismo non è un’isola, ma un arcipelago di lotte attraversato dai ponti della solidarietà e della cooperazione.

Lottare contro la violenza di genere non è scelta esclusiva rispetto ad altre lotte, ma una delle più forti espressioni delle lotte contro gli effetti di un sistema di relazioni diseguali e prevaricanti che fa molte vittime, anche le donne invisibili che perdono il lavoro e poi la casa e dormono per strada, anche quelle di cui ci si dimentica il nome perché non hanno famiglie che le ricordino, anche quelle che non hanno la possibilità di studiare o non sanno la nostra lingua.

Il margine non è solo una immagine, è anche un luogo fisico, la somma delle identità che lo abitano. E bell hooks ci ricorda però che la marginalità è un luogo radicale di possibilità, uno spazio di resistenza.

Qualunque sia il margine che attraversiamo, o che ci attraversi, sentiamoci coinvoltə, oggi, data simbolica, come ogni giorno, e impegnatə a sperimentare opzioni diverse dalle relazioni di accumulo di qualcosa e di dominio su qualcuno.

Quando la routine quotidiana ci riporta a chiuderci nel nostro piccolo mondo fatto solo dell’io, c’è il sorriso di Marielle a ricordarci la bellezza della lotta plurale.

*Portavoce Conferenza Donne democratiche di Ferrara

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