Domenica 30 novembre in Sala Estense si terrà una colazione offerta dalle 9.30, alle 10.30 verrà proiettato il film “Harry a pezzi”. Il classico di Woody Allen torna in copia restaurata 4K distribuita da Minerva, in occasione dei 90 anni del regista. Versione originale con sottotitoli italiani.

Il romanzo di una crisi raccontato a frammenti diventa qui un laboratorio sul racconto stesso: Harry a pezzi di Woody Allen scompone la vita di uno scrittore nelle sue versioni concorrenti – ricordi, fantasie, rancori – e ne rimonta i cocci con una lucidità tagliente. Ex compagne, amici, parenti e personaggi “evasi” dalla pagina lo inseguono come prove a carico, mentre New York si fa palcoscenico morale dove talento e auto-sabotaggio si tengono a distanza minima. Allen orchestra episodi, sogni e sketch con il tempo secco della short story, alternando comicità corrosiva e lampi di tenerezza, e trova nel montaggio a schegge la forma più fedele di un io che non coincide mai con il proprio racconto.

Dentro la sua filmografia, è uno dei capitoli più radicali e autoanalitici: l’autore spinge il linguaggio verso l’esplicito, smonta e ricompone i codici del proprio cinema, gioca con la quarta parete, mette in crisi l’idea di “personaggio” come maschera stabile. Il metacinema non è esercizio di stile, ma un modo per chiedere allo spettatore di partecipare: è lui, in sala, a “montare” il senso, a decidere cosa resta dentro il quadro e cosa precipita fuori campo.

Il restauro 4K distribuito da Minerva in occasione dei 90 anni di Woody Allen restituisce la precisione del dispositivo: la grana dell’immagine, i neri, i contrasti che fanno vibrare Manhattan e l’impasto di volti, interni, nevrosi. Rivederlo oggi, sul grande schermo, significa rimettere a fuoco il suo gioco metanarrativo nel luogo per cui è stato pensato: una matinée che diventa invito a misurarsi con la domanda che attraversa tutto il film — quanto della vita si può trasformare in racconto senza perderne la verità?