Un corso dedicato ai docenti e ai dirigenti scolastici per formare dei facilitatori dell’approccio dialogico all’interno delle scuole, con l’obiettivo di rafforzare il benessere relazionale nelle scuole, sostenendo sia gli studenti sia gli adulti che vivono quotidianamente la comunità scolastica, mettendo al centro l’ascolto, la cooperazione e la costruzione condivisa dei significati. La formazione si articola in quattro moduli per un totale di 56 ore di aula e 6 ore di pratica nei contesti scolastici.
Il percorso formativo – parte integrante del Catalogo di Scuole che Promuovono Salute – è coordinato dal Dipartimento Sanità Pubblica e dal Dipartimento Assistenziale Integrato Salute Mentale Dipendenze Patologiche delle Aziende Sanitarie ferraresi e organizzato da Cristina Sorio (referente Equità e Governance dell’approccio dialogico) e Alberto Urro (referente del Programma Scuole che promuovono salute), per dare rilievo al dialogo come strumento educativo e di benessere all’interno degli Istituti Comprensivi e delle scuole secondarie di secondo grado della provincia di Ferrara.
Un investimento sulla qualità delle relazioni, che diventa allo stesso tempo un investimento sulla salute e sulla crescita dei sistemi educativi locali. Questa la missione perseguita dal progetto, che ha preso il via venerdì (21.11.2025 ndr) al Centro Studi Opera Don Calabria.
A condurre la formazione Anna Carretta, pedagogista, formatrice e facilitatrice con oltre trent’anni di esperienza, promuove l’approccio dialogico finlandese e collabora a un progetto sperimentale della Regione Emilia-Romagna; Heikki Ervast, CEO di Dialogues & Design Ltd. esperto e formatore nell’approccio dialogico. È stato Preside della Scuola di Formazione per Insegnanti dell’Università della Lapponia, dove prosegue attività di ricerca; il team delle facilitatrici dell’approccio dialogico dell’Azienda USL formate dalla Regione Emilia-Romagna (Alice Ferri, Ilaria Galleran, Lucia Pandini, Valentina Buriani, Cristina Spadoni).
Per sperimentare concretamente gli strumenti dialogici, i partecipanti al corso hanno la possibilità di attivare delle applicazioni pratiche all’interno del collegio docenti, a gruppi ristretti impegnati su specifiche preoccupazioni educative, ai genitori o a una o più classi di studenti: un’occasione preziosa per osservare l’approccio dialogico in azione.
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