di Elisa Fiorini

L’Ars et Labor Ferrara torna a correre anche in campionato e si regala una netta vittoria contro il Mesola che scuote anima e cuori della squadra e di tutti i tifosi.

Al “Mazza” non c’è storia, dopo soli 6′ Carbonaro firma il vantaggio, ribadendo al 41′ dopo il gol degli avversari. Nel secondo tempo a segno anche Malivojevic, Senigngliesi e Prezzabile, per un rotondo 5-1 che rilancia le velleità estensi in classifica.

“Siamo tutti contenti per la vittoria – esordisce Di Benedetto nel postpartita – perché abbiamo sempre continuato a lavorare con impegno e dedizione. La condizione di quelli che erano mancati è cresciuta”.

Dopo l’1-1 l’Ars et Labor ha vissuto 15′ di paura, “un corner che non c’era ci ha lasciato il segno in un periodo dove abbiamo perso di lucidità. Il gol di Carbonaro ci ha dato il vantaggio ed è stato un episodio importante: la sua condizione è salita e le sue giocate riescono meglio. Sapevamo che dovevamo solo aspettarlo, ora sta trascinando la squadra”.

“Il nostro è un pubblico importante che può fare la differenza: per noi è fondamentale averli vicini. Siamo qui per la piazza e per questo pubblico, che è importante e di altra categoria. Loro si aspettano da noi sempre e solo questo, ma qui nessuno si tira indietro”.

Sul cambio modulo: “A volte sono i dettagli a fare la differenze, abbiamo giocato con due mediani e un trequartista per avere protezione nella zona e per avere 2 punti di riferimento davanti alla difesa. Sono contento della risposta dei ragazzi, mi spiace solo per la rete subita, ma mi interessava principalmente della prestazione della squadra”.

Dall’infermeria al momento “mancano solo Moretti e Di Bartolo. A inizio settimana ci saranno le ecografie di controllo. Moretti è sulla buona strada e questa è una nota positiva”. Sulle dichiarazioni nel postèartita contro il Sant’Agostino mister Di Benedetto è stato categorico: “Sono state strumentalizzate. Bisogna capire chi vuole bene alla squadra e lo dimostra giorno dopo giorno, e chi incendia ad arte l’ambiente. Chi fa questo non le vuole bene. Amo questa squadra e questa tifoseria, anche quando mi fischiano. Da noi si aspettano tanto, ma noi lavoriamo e non mettiamo zizzania. Io posso essere un allenatore scarso, ma non ho mai puntato il dito contro la tifoseria. Fischiate me, ma ai ragazzi state vicini, e questo può fare la differenza. Nessuno volta le spalle alla tifoseria”.

Il mister ha poi chiuso il discorso sulla tifoseria: “Sul 2-2 col Sant’Agostino c’era un casino pazzesco, arrivava di tutto in campo: fateci finire la partita, se giochiamo male contestateci, ma mentre giochiamo lasciateci fare. Se andiamo a prendere tutte le conferenze dal primo giorno ho sempre elogiato la tifoseria”.

La settimana è stata di pressione, “ma i ragazzi sono stati bravi, freddi e lucidi. Più l’ambiente è compatto questo fa bene perché tutti abbiamo un obiettivo, che è quello di riportare la Spal dive merita. Perché farci guerra o terra bruciata? Capisco e comprendo le dinamiche passate, ma questi ragazzi non hanno colpa, come la nuova proprietà. Questo lo facciamo con massima applicazione e impegno” ha concluso il mister.

Anche Milos Malivojevic ha commentato la prestazione sua e dei suoi compagni. “Con Solarolo e Mezzolara ci era mancato il gol ma l’atteggiamento era stato giusto, oggi abbiamo fatto un’ottima partita. Quello che noi abbiamo nel compresso dell’ambiente è fuori categoria, l’Eccellenza ci richiede di avere qualcosa in più. I tifosi li dobbiamo conquistare, nelle ultime settimane abbiamo perso qualcosa con le prestazioni e anche con i risultati. La gara di oggi ha sistemato queste problematiche, ma dobbiamo sapere che dobbiamo continuare ad allenarci e tute le partite per noi devono essere delle finali. I 20′ di blackout? Per il momento che stavamo vivendo abbiamo preso un gol per un errore nostro, il gol di Carbonaro del 2-
1 è stato fondamentale. La pressione sapevamo che ci sarebbe stata, io non ho mai giocato davanti a così tanta gente, bisogna essere bravi a isolarsi in campo e caratterialmente andare avanti”.

Infine, parola anche a Paolo Carbonaro, a segno con una doppietta nel primo tempo: “A volte si fa lavoro sporco che non viene apprezzato, ma nel gioco di squadra ciò che conta è il risultato. Sono contento perché il risultato è arrivato in un momento delicato. Ciò che è importante è vincere. Questa squadra ha già attraversato momenti brutti, io più che mai in questa settimana ho visto un gruppo solido, che mette qualcosa in più. Le partite se siam bravi possono diventare facili, ma anche oggi siamo andati in difficoltà e siamo stati bravi a rimetterla in piedi”.