Salute
22 Novembre 2025
Azzini: "Felici di sostenere iniziative che aiutano gli studenti a comprendere le sfide di oggi e a fare scelte più serene e consapevoli per il loro benessere"

Dipendenze da sostanze e dipendenze digitali. Ciclo di incontri con gli studenti allo Smiling

di Redazione | 4 min

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Lo Smiling International School in collaborazione con l’Università di Ferrara ed il Poliambulatorio AEsthe Medica promuove un ciclo di incontri di sensibilizzazione per i ragazzi, sul tema della dipendenza da sostanze e sulle dipendenze digitali.

Dipendenza da sostanze: effetti e prevenzione

I primi due incontri che si terranno il 24 e il 26 novembre 2025 avranno come relatore il professor Matteo Marti dell’Università di Ferrara, esperto di tossicologia e dipendenze da sostanze, che guiderà gli studenti in un incontro coinvolgente su come nascono le dipendenze, come agiscono sul cervello e sul corpo e cosa si puó fare per prevenirle e fare scelte consapevoli; a seguire due incontri dedicati al tema delle dipendenze digitali, in programma lunedì 1° dicembre e giovedì 11 dicembre 2025.

Protagoniste di questi momenti di confronto sull’uso consapevole delle tecnologie digitali  saranno la dottoressa Elisa Stefanati psicoterapeuta, giornalista e formatrice presso il progetto  Alleanza Digitale di Ferrara e la dottoressa Lucrezia Pacetti, dermatologa, che dialogheranno con gli studenti su un tema tanto attuale quanto delicato: quando l’uso dei device digitali e dei social network può trasformarsi in una vera e propria dipendenza.

L’esposizione del prof. Marti affronterà il tema delle Vecchie e Nuove Sostanze Psicoattive (NPS), un fenomeno in drammatica espansione tra le generazioni sempre più giovani ed una delle principali sfide per la prevenzione e la salute pubblica. “Queste droghe emergenti, spesso definite erroneamente “leggere”- sottolinea il prof. Marti-  comprendono una vasta gamma di composti naturali e sintetici – tra cui cannabinoidi, catinoni, oppioidi e fenetilammine – che imitano gli effetti delle sostanze tradizionali ma con potenze, tossicità e modalità di consumo molto diverse”. La relazione illustrerà il nuovo mercato delle NPS, alimentato da Internet e dagli “smart shop”, dove le sostanze vengono vendute come prodotti apparentemente innocui (incensi, fertilizzanti, sali da bagno). Verranno descritti i principali effetti farmacologici e tossicologici, con particolare attenzione ai rischi per il sistema nervoso e cardiovascolare, agli effetti sul neurosviluppo degli adolescenti e al ruolo di queste droghe negli incidenti stradali e nei comportamenti violenti”.

Dipendenze digitali: un viaggio nella consapevolezza

Durante il secondo ciclo di incontri, la dott.ssa Sefanati e la dott.ssa Pacetti entreranno nelle classi per parlare direttamente con i ragazzi, chiedendo loro come, e quanto tempo trascorrano sui dispositivi digitali. L’obiettivo è stimolare la riflessione e la consapevolezza su comportamenti ormai quotidiani ma che stanno alimentando abitudini disfunzionali.
Oggi, in media, i ragazzi sbloccano il telefono 80 volte al giorno e picchiettano lo schermo oltre 2.600 volte. Ogni notifica, ogni “like” ricevuto attiva nel cervello un rilascio di dopamina, lo stesso meccanismo di gratificazione alla base di molte forme di dipendenza.

«La tecnologia, per molti di noi, è ormai diventata una prosecuzione del corpo e della mente – spiegano le specialiste – ma è fondamentale imparare a riconoscerne i rischi soprattutto tra i più giovani».

Le evidenze scientifiche e i rischi nascosti legati alle dipendenze digitali

Nel corso dell’incontro saranno spiegati ai ragazzi i principali  risultati di uno studio condotto presso l’Università di Tulsa (Oklahoma), secondo cui una prolungata esposizione ai social network modificherebbe la struttura del cervello, in particolare riducendo il volume della corteccia prefrontale ventromediale, l’area che regola l’elaborazione delle emozioni e il controllo dei comportamenti.

Un segnale di allarme che invita a non sottovalutare gli effetti dell’iperconnessione, soprattutto tra gli adolescenti e in particolare tra le ragazze, più esposte a dinamiche di confronto sociale e modelli estetici irraggiungibili. L’eccessiva esposizione a standard di bellezza “filtrati” e irreali può infatti favorire disturbi dell’immagine corporea (dismorfofobia), comportamenti alimentari disfunzionali, ansia e abbassamento del tono dell’umore.

Un progetto di prevenzione e ascolto

L’iniziativa rientra nell’impegno dello Smiling International School per la promozione della salute e la prevenzione tra gli studenti, con l’obiettivo di offrire ai giovani strumenti di autoconsapevolezza e benessere psicologico nell’uso delle tecnologie digitali.

«Per noi è fondamentale accompagnare i ragazzi con consapevolezza e cura – spiega Caterina Azzini, fondatrice e presidente onorario dell’istituto – siamo felici di sostenere iniziative che aiutano gli studenti a comprendere le sfide di oggi e a fare scelte più serene e consapevoli per il loro benessere».

“Alcuni comportamenti di acquisizione di modelli di bellezza assolutamente irrealistici, che derivano dalla iper esposizione ai social, come ad esempio la cura eccessiva della pelle con un ricorso prematuro a tecniche di skin care e makeup, puó portare allo sviluppo della dermoressia o cosmeticoressia, una patologia che può avere numerose conseguenze sulla salute cutanea (e non solo) delle giovani” dice la dott.ssa Laura Mazzotta, direttore sanitario di Aesthe Medica, promotore della iniziativa di sensibilizzazione. “Conoscere le conseguenze dei comportamenti che i giovani adottano quotidianamente è fondamentale per la prevenzione di comportamenti che mettono a rischio la salute ed il benessere psicologico, ed al contempo aiutare i ragazzi ad adottare stili di vita più sani ed un uso più consapevole delle tecnologie”.

(articolo in collaborazione con Poliambulatorio AEsthe Medica)

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