Ancora una fumata nera per le organizzazioni sindacali che stanno trattando con il Comune di Ferrara il miglioramento delle condizioni di lavoro e del trattamento economico per i dipendenti. Le funzioni pubbliche di Cgil, Cisl e Uil insieme alle Rsu del Comune di Ferra hanno partecipato a un incontro che “avrebbe dovuto rappresentare un passo avanti verso la costruzione di un tavolo negoziale serio, trasparente e rispettoso dei ruoli”.
A quanto fanno però sapere i sindacati “si è invece trasformato nell’ennesima dimostrazione della mancata volontà dell’Amministrazione comunale di confrontarsi realmente con le rappresentanze dei lavoratori”.
Per le organizzazioni sindacali sottolineano “la necessità di un tavolo di contrattazione che sia credibile, fondato sul rispetto reciproco e soprattutto rispettoso delle lavoratrici e dei lavoratori che ogni giorno garantiscono i servizi essenziali erogati dal Comune di Ferrara alla propria comunità”.
Il Comune avrebbe però respinto richieste che i sindacati definiscono “legittime”, con cui chiedono “certezze sulle risorse da destinare al personale, risorse che devono valorizzare in modo concreto il lavoro svolto a beneficio di cittadini e imprese”.
Tre le richieste avanzate. Chiedono che per il fondo salario accessorio del 2025 sia “garantito almeno il livello delle risorse stanziate nel 2024”. Una condizione che definiscono “pienamente praticabile e il cui mancato rispetto rappresenta una scelta politica precisa dell’Amministrazione, in aperto contrasto con gli impegni assunti negli anni precedenti”.
Il fondo poi “deve consentire la continuità di utilizzo di questo istituto, unico strumento consolidato che assicura un reale riconoscimento professionale e la progressione di carriera del personale comunale”.
Infine chiedono l’applicazione del Decreto Pa ritenendo “non è più rimandabile la sottoscrizione di un accordo sindacale per attivare le misure previste, che consentono ai Comuni di incrementare stabilmente le risorse destinate alla valorizzazione dei lavoratori in servizio”. “Le giustificazioni dell’amministrazione – dichiarano i sindacati -, basate sulla presunta mancanza di risorse in bilancio, risultano prive di fondamento, soprattutto considerando che la richiesta è stata avanzata da tempo e che si tratta di una misura introdotta dall’attuale Governo, appartenente al medesimo schieramento politico che guida il Comune di Ferrara”.
Sindacati e Rsu hanno così deliberato la convocazione delle assemblee sindacali già dalla prossima settimana. Assemblee che hanno come obiettivo quello di “illustrare nel dettaglio la situazione, raccogliere il mandato delle lavoratrici e dei lavoratori e definire un percorso di mobilitazione che partirà con la proclamazione dello stato di agitazione presso la Prefettura di Ferrara, sino ad arrivare – qualora necessario – alla dichiarazione di sciopero”.
“Alzare la voce oggi – concludono – non è una scelta ideologica, ma un atto dovuto per restituire dignità a chi lavora, garantisce qualità dei servizi e sostiene quotidianamente la macchina amministrativa. Se l’Amministrazione considera realmente quei servizi un fiore all’occhiello, allora deve dare risposte chiare e concrete a chi li rende possibili”.
Grazie per aver letto questo articolo...
Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.
OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:
Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com