Entrare nelle aule della giustizia per comprenderne davvero il significato: approda a Ferrara la prima edizione di ‘Ciak: un processo simulato… per evitare un processo vero’, un progetto educativo rivolto agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado che, per la prima volta, sperimenteranno in prima persona ruoli e responsabilità di un vero procedimento penale minorile.
I dettagli del progetto sono stati illustrati venerdì 21 novembre in residenza municipale a cura dell’Associazione Ciak – per la prima volta a Ferrara – che coinvolge scuole, studenti, docenti e organi giudiziari in una simulazione di un reale processo minorile, da Chiara Scaramagli (assessore Istruzione e Politiche Giovanili), Luciano Trovato (presidente Associazione Ciak), Emanuela Sgroi (presidente Camera Minorile di Ferrara), Barbara Grandi (vicepresidente Camera Minorile di Ferrara), Ilaria Summa (direttivo Associazione Ciak) insieme ai dirigenti scolastici Marianna Fornasiero (Iis Einaudi) e Massimiliano Urbinati (Iis Vergani Navarra). All’incontro di presentazione hanno partecipato anche le docenti di diritto coinvolte nella realizzazione del progetto Mariangela Russo, Elena Angelini (Iis Einaudi), Maria Cristina Vendra, Vittoria Venditti (Iis Vergani Navarra).
L’idea nasce dall’assessorato all’Istruzione e Politiche Giovanili insieme alla Camera Minorile di Ferrara, in risposta a un contesto in cui fragilità e comportamenti a rischio emergono sempre più precocemente. A rendere operativo l’intero percorso è l”Associazione Ciak – Formazione & Legalità’, già pioniera del format progettuale nato in Calabria 12 anni fa, ed espanso anche in Toscana e Sicilia. L’associazione curerà la preparazione dei docenti – che avranno un ruolo chiave nell’affiancamento dei ragazzi all’interno del progetto – e accompagnerà le classi nelle simulazioni: ad oggi si è già svolta una prima giornata di formazione dei docenti ferraresi e altre due seguiranno nei prossimi giorni.
Si tratta di un percorso lungo un intero anno scolastico, durante il quale le classi coinvolte verranno preparate a interpretare giudici, pubblici ministeri, avvocati, testimoni, imputati. Un lavoro intenso che culminerà nella primavera del 2026 in un evento finale pubblico in cui il Tribunale di Ferrara aprirà le porte agli studenti per la messa in scena di un processo costruito dagli stessi ragazzi, chiamati a dimostrare la consapevolezza maturata su un tema tanto delicato quanto attuale.
Saranno l’Iis Vergani Navarra e l’Iis Einaudi le due scuole coinvolte nella prima edizione ferrarese del progetto, che, grazie alla volontà e all’impegno dei docenti e dei dirigenti, si faranno pioniere sul nostro territorio: si tratta infatti di un lavoro congiunto che prevede la costante coesione di tutti i soggetti coinvolti. Il progetto punta a coinvolgere negli anni tutte le scuole del territorio, trasformando la conoscenza della legalità in un’esperienza concreta, partecipata e formativa.
“Vogliamo che i ragazzi comprendano cosa c’è davvero dietro le parole responsabilità, libertà e scelta – afferma l’assessore alla Pubblica Istruzione e Politiche Giovanili Chiara Scaramagli -. La giustizia minorile non è mai solo sanzione, ma rieducazione. Far vivere ai giovani questa esperienza significa aiutarli a guardare se stessi e gli altri con maggiore consapevolezza: è un esempio concreto in cui la scuola stessa si rimette in gioco, con l’impegno dei docenti e dei dirigenti, spendendo le proprie competenze e veicolandole attraverso una formazione tecnica e giuridica, che va ad accrescere il lavoro che già quotidianamente svolgono”. Episodi di vandalismo, violenza tra pari, azioni impulsive: gesti che, dopo i 14 anni, possono avere conseguenze penali concrete. Il progetto mira dunque a far comprendere agli adolescenti cosa significhi diventare imputati, quali siano gli effetti reali delle proprie scelte e quanto sia importante la responsabilità individuale.
Grazie per aver letto questo articolo...
Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.
OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:
Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com