Cronaca
21 Novembre 2025
Nei guai un 30enne di nazionalità pakistana, residente nell'Argentano, che lavorava come bracciante agricolo in tre diverse aziende della provincia

Lavorava in campagna, ma era irregolare: lui espulso e i capi denunciati

di Redazione | 2 min

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Un bracciante agricolo denunciato ed espulso dal territorio nazionale in quanto non aveva mai chiesto il rinnovo del permesso di soggiorno e i suoi tre datori di lavoro denunciati.

Questo è il bilancio dei controlli della Polizia Locale di Ferrara, su cui rimane alta anche l’attenzione riguardo i fenomeni dell’immigrazione clandestina e dello sfruttamento di lavoratori nelle campagne della nostra provincia.

“L’attività portata avanti dalla nostra Polizia Locale – dice l’assessore comunale alla Sicurezza Cristina Coletti – conferma, ancora una volta, quanto sia fondamentale tenere i riflettori accesi sul fenomeno dello sfruttamento di lavoratori irregolari, specialmente nel settore agricolo. Si tratta di comportamenti torbidi, che danneggiano le persone coinvolte e tutto il comparto, creando forme di concorrenza sleale che penalizzano le imprese che agiscono regolarmente. Grazie agli agenti per questo proficuo impegno”.

A finire nel mirino degli agenti è stato un 30enne di nazionalità pakistana, residente nell’Argentano e che lavorava come bracciante agricolo in tre diverse aziende della provincia.

Il cittadino di nazionalità straniera, inizialmente regolare, non aveva mai chiesto il rinnovo del permesso di soggiorno. Una volta scoperto dagli agenti, è stato dunque denunciato ed espulso, come prevede la normativa in materia di immigrazione.

Le indagini sono poi proseguite e dopo una lunga attività di accertamento e incrocio di dati sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria tre datori di lavoro italiani – tutti per violazione dell’articolo 22 del Testo unico dell’immigrazione – che avevano ingaggiato il cittadino irregolare come dipendente in parola.

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