La Regione Emilia-Romagna ha avviato un nuovo Piano Casa da 300 milioni di euro per recuperare e riqualificare alloggi di edilizia residenziale pubblica e sociale oggi sfitti, con l’obiettivo di rimetterli rapidamente a disposizione di famiglie, lavoratori a reddito medio e medio-basso. Il plauso alla manovra arriva dai consiglieri regionali Pd Marcella Zappaterra e Paolo Calvano.
Il bando appena approvato raccoglierà le manifestazioni di interesse di Comuni e Acer per individuare gli immobili da rigenerare, puntando sia sulla locazione a canone calmierato sia sulla riqualificazione energetica e strutturale degli edifici Erp. Un intervento straordinario che nasce in assenza di un Piano Casa nazionale e che mira a rafforzare il modello regionale di welfare abitativo.
“È positivo ed importante che il Comune di Ferrara scelga di usare gli strumenti messi a disposizione dalla Regione. – dichiara la consigliera regionale Marcella Zappaterra (Pd) –. Il piano per recuperare oltre 600 alloggi pubblici è un passo importante per la città e per tante famiglie, ma se oggi Ferrara può candidare 252 alloggi sfitti e 21 fabbricati, per un totale di 663 appartamenti, è solo grazie al piano regionale da 300 milioni di euro pensato proprio per azzerare gli alloggi Erp ed Ers inutilizzati e restituirli a famiglie, lavoratori, anziani e studenti. Senza questo investimento regionale nessun intervento sarebbe oggi possibile”.
Il programma regionale comprende la riqualificazione energetica, il superamento delle barriere architettoniche, il recupero degli immobili degradati, l’ampliamento dell’offerta a canone calmierato e una strategia complessiva per rimettere in funzione sociale il patrimonio pubblico. “A ciò si aggiunge il percorso della legge regionale sugli affitti brevi, indispensabile per affrontare una crisi resa più grave dall’esplosione delle locazioni turistiche. L’obiettivo è offrire ai comuni un quadro normativo che consenta di trovare un equilibrio tra promozione turistica, diritto all’abitare e identità urbana”.
“Bene dunque – conclude Zappaterra – che a Ferrara la Giunta guidata da Alan Fabbri abbia colto questa opportunità. Ma la domanda sorge spontanea: il Governo cosa intende fare per il diritto alla casa? Al momento non vi è nessun piano nazionale, nessun investimento sull’edilizia sociale, nessuna misura sugli affitti brevi e non è noto come intenda dare risposte concrete ai bisogni reali delle persone. Le Regioni e i territori non possono continuare a farsi carico da soli di un’emergenza che riguarda tutto il Paese”.
Il capogruppo Pd in Assemblea Legislativa, Paolo Calvano, sottolinea il valore strategico dell’intervento regionale: “Ancora una volta la Regione dimostra di mettere al centro le politiche per la casa. Dal 2020 al 2024, infatti, attraverso il programma straordinario di recupero degli alloggi sfitti, l’Emilia-Romagna ha investito complessivamente 40 milioni di euro: circa 6,5 milioni sono stati destinati alla provincia di Ferrara, metà dei quali al capoluogo. Nel solo Comune di Ferrara si stima che siano stati recuperati circa 300 alloggi Erp/Ers. Ora, grazie a questo nuovo Piano Casa, si sbloccano investimenti fondamentali sull’edilizia popolare, con l’obiettivo di restituire alle famiglie più fragili abitazioni dignitose e disponibili in tempi certi”.
“È positivo – prosegue Calvano – che diversi Comuni, tra cui quello di Ferrara, abbiano scelto di cogliere questa opportunità di recupero di centinaia di alloggi oggi inutilizzati, in un momento in cui la domanda di edilizia pubblica continua purtroppo a crescere, insieme alle difficoltà di molte famiglie”.
Calvano registra invece invece la totale assenza del Governo Meloni: “In questo quadro stona l’inerzia del Governo nazionale, che da mesi ribadisce l’importanza dell’edilizia popolare senza mettere a disposizione strumenti, piani o risorse. Nel programma elettorale del centrodestra e negli interventi pubblici della Presidente Meloni si parlava di un rilancio dell’edilizia residenziale pubblica: promesse ribadite anche al Meeting di Rimini dello scorso agosto, ma che ad oggi non trovano alcun riscontro in investimenti o misure concrete. Di fronte alla crisi abitativa – conclude Calvano – non servono annunci servono investimenti e politiche strutturali. La Regione c’è e fa la sua parte; all’appello manca il Governo, ancora fermo agli slogan”.
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