Un piccolo scrigno per un grande gesto. È l’immagine scelta da Cisl Ferrara e Fnp Cisl per l’iniziativa presentata oggi – 21 novembre – in vista della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne: una raccolta fondi diffusa in tutto il territorio a sostegno del Centro Donna Giustizia, realtà di riferimento per le donne che affrontano situazioni di violenza fisica, psicologica ed economica.
Dal 25 novembre, infatti, 35 sedi Cisl nel territorio ferrarese ospiteranno un “forziere” in cui chiunque potrà lasciare un’offerta libera. Un gesto semplice, ma che nelle intenzioni del sindacato vuole “prolungare il 25 novembre nel tempo e nella coscienza delle persone”, come hanno ribadito le promotrici. Tra queste, Sandra Rizzo, segretaria confederale Cisl Ferrara, ha ricordato come la violenza di genere non sia un fatto episodico, ma una struttura ancora profondamente radicata nella società e nel mondo del lavoro.
“Il 25 novembre non è una ritualità, ma un richiamo alla responsabilità – ha ribadito Rizzo -. La violenza non è solo quella dei femminicidio. Esistono pressioni, molestie, discriminazioni, dipendenze economiche. Troppo spesso le donne non trovano le condizioni per chiedere aiuto”. La segretaria ha ricordato l’impegno della Cisl nella contrattazione, nella prevenzione e nei punti di ascolto. Poi il lancio dell’iniziativa: “Questo piccoli forzieri sono un gesto semplice ma concreto: dalle piccole cose nascono le grandi. Chi entra nelle nostre sedi potrà contribuire a sostenere chi è in difficoltà”.
Maria Claudia Canella, responsabile del coordinamento donne Cisl Ferrara, ha sottolineato l’importanza di un lavoro integrato nel territorio: “Le donne spesso non riconoscono subito il meccanismo della violenza, soprattutto quella più sottile, psicologica o di colpevolizzazione. Per questo serve una rete di accoglienza solida. L’iniziativa della raccolta fondi nasce per sostenere un percorso più ampio, fatto di ascolto, protezione e cultura della parità”.
Angela Alvisi, presidente del Centro Donna Giustizia, ha ringraziato Cisl per il gesto “bellissimo e necessario”. Alvisi ha messo in relazione precarietà economica e vulnerabilità: “Un lavoro povero, un part-time involontario, la mancanza di servizi, tutto questo si traduce in meno diritti e un terreno più fertile per la violenza”.
Il Centro segue ogni anno tantissime donne con un’equipe di professioniste: “Dare autonomia significa trovare casa, lavoro, formazione. Sono percorsi costosi. Per questo iniziative come questa sono preziose: aiutano concretamente le donne a uscire dalla violenza”.
A raccontare l’origine dell’idea è stata Rosaria Prestia, responsabile donne Fnp Cisl: “Durante l’8 marzo abbiamo scelto di sostenere un progetto del Centro Donna Giustizia invece di acquistare centinaia di mimose. Da lì è nata la proposta dei forzieri: volevamo qualcosa che non durasse un girono soltanto”. Prestia ha confermato che i forzieri saranno distribuiti in tutte le sedi e nei recapiti delle categorie, insieme a un segnalibro informativo per sensibilizzare il maggior numero di cittadini.
A chiudere la conferenza è stata l’assessora Angela Travagli, che ha sottolineato il valore della collaborazione tra istituzioni e associazioni. “Il mese di novembre è diventato quasi tumultuoso, ma questo accade perché i femminicidio stanno assumendo livelli abominevoli – ha affermato -. L’onda di iniziative può essere frastornante, ma è un segnale importante. La sensibilizzazione deve però durare tutto l’anno”.