Spettacoli
21 Novembre 2025
La pellicola, che vede alla regia Stefania Centonze e Giuseppe, figlio del carabiniere, verrà proiettata mercoledì 26 novembre alle 21

Il sacrificio del brigadiere Sepe finisce in un film. Proiezione all’Apollo

di Redazione | 2 min

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Il docufilm “Nonostante tutto”, dedicato al brigadiere Armando Sepe e alla tragica vicenda che gli costò la vita il 17 gennaio 1973, approda sul grande schermo. La pellicola, che vede alla regia Stefania Centonze e Giuseppe, figlio di Armando Sepe, verrà proiettata mercoledì 26 novembre alle 21 al Cinema Apollo di Ferrara in vicolo del Carbone, 35.

Saranno presenti i registi che si tratterranno con il pubblico al termine della proiezione per un incontro. Il docufilm, che ripercorre la storia del militare – medaglia d’oro al Valore Civile e Militare – è frutto di un progetto realizzato con il patrocinio e il contributo del Comune di Copparo, e con la collaborazione della Stazione dei Carabinieri di Copparo e del Rotary Club “Alfonso d’Este”.

Proprio a Copparo, il brigadiere Sepe – originario del Comune di Carinaro, nel Casertano, trovò la morte nel compimento del proprio dovere. Quel tragico 17 gennaio di 52 anni fa, un uomo si diede alla fuga, dopo l’omicidio del figlio e il tentato omicidio della moglie. Ma prima di scappare dalla villetta dove si era consumato il delitto, aprì le valvole del gas, che si diffuse in tutta l’abitazione.

Armando Sepe fece allontanare a distanza di sicurezza tutto il personale operativo e le altre persone sul posto e si avvicinò da solo alla casa, nel timore che l’assassino potesse ancora trovarsi all’interno e fosse pronto a reagire con le armi al tentativo di arresto. La detonazione che ne seguì, dovuta al campanello elettrico, fu violentissima: Sepe rimase sepolto dalle macerie e i frammenti scagliati dall’esplosione ferirono altre persone, che riferirono poi di essersi salvate proprio grazie a quell’azione del militare.

La pellicola racconta l’uomo, la sua abnegazione e il suo coraggio: ad essa hanno partecipato Elsi Caushi, Carmine Botta, Stefania Centonze e contribuito Alessandra Pavanelli, Antonella Guiducci, Giancarlo Bellucci, il luogotenente Giuseppe Zurlo, Graziano Armandi, Nelis Moretti e il compianto giornalista Alessandro Bassi. Le musiche sono di Paolo Catellani, suono di Matteo Orlani, al pianoforte Mario Corticelli, riprese aeree di Gian Luigi Cosmo.

L’appuntamento a Ferrara, cui ne seguirà un altro a Copparo dopo la “prima” del 28 marzo scorso al Teatro “De Micheli”, rappresenta un’opportunità, soprattutto per i giovani, per conoscere una vicenda che ha lasciato una profonda ferita a Copparo: un documento di memoria, ma anche un film che trasmette i valori legati all’Arma dei Carabinieri e la riscopre il rapporto tra genitori e figli.

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