Secondo quanto riferito da Fials, l’Ausl – in una comunicazione interna datata 17 novembre 2025 – avrebbe confermato il taglio di 30-33 posti letto della Residenza Psichiatrica “Il Convento” e la dismissione dell’area di San Bartolo nei primi mesi del 2026.

Una comunicazione che per il sindacato lascerebbe aperti “punti oscuri” e mancanza di chiarezza su un processo che riguarda servizi, pazienti e operatori.

Per Fials, la comunicazione dell’Ausl “non soddisfa le richieste” e resta “estremamente lacunosa nell’esposizione della progettualità”, soprattutto per quanto riguarda le ricadute occupazionali: undici infermieri, due Oss e tre Trp risulterebbero tuttora perdenti posto. “È estremamente grave che i professionisti coinvolti […] non sappiano ancora quali potranno essere i posti disponibili”, denuncia il sindacato.

Nella nota interna, l’Ausl avrebbe fatto riferimento a un “processo riorganizzativo verso modelli della Psichiatria di Comunità” collegando queste scelte alla chiusura dei posti letto e alla dismissione dell’area di San Bartolo, ritenuta “troppo onerosa sul piano delle manutenzioni”. Ma Fials parla di “buio totale” sulla dotazione di personale necessaria e sulla reale applicazione dei nuovi modelli assistenziali, rilevando la “totale assenza dell’indicazione di posti disponibili” per la ricollocazione del personale entro la scadenza prevista per il 2026.

Il sindacato chiede quindi trasparenza piena: la mappa dei posti liberi, le procedure di ricollocazione, l’applicazione del regolamento sulla mobilità. “Basta con i giochi di parole, la situazione è seria”, afferma afferma la segretaria territoriale Mirella Boschetti, ricordando che sono in discussione “tagli di servizi psichiatrici della sanità pubblica” e il futuro dei pazienti più fragili.

La sigla richiama infine le proprie lettere del 22 settembre e del 30 ottobre 2025, già dedicate alla chiusura di San Bartolo, al trasferimento dei Centri Diurni e al taglio dei posti letto del Convento.