Bondeno. Il Comune di Bondeno continua a prestare attenzione ai cittadini che ricorrono alle cure domiciliari per i famigliari che ne hanno necessità.
«Abbiamo operato, nel corso di tutti questi anni di legislatura, per cercare di portare un aiuto materiale alle persone, garantendo tariffe contenute e assicurando servizi di buona qualità. Anche nel bilancio che si appresta ad andare in discussione – spiega il sindaco di Bondeno, Simone Saletti – abbiamo cercato di mantenere ad un livello contenuto le tariffe a domanda individuale, venendo incontro a un bisogno presente nella nostra comunità».
Analizzando i dati, e considerando come indicatore il “Sad”, che è il servizio attraverso il quale il Comune provvede ad inviare a domicilio le Oss, si può vedere l’intervento dell’ente pubblico. Le Oss (operatrici sociosanitarie) vengono inviate a domicilio sulla base di un progetto di cura, per garantire l’alzata quotidiana degli utenti allettati, la loro igiene personale, contribuendo in tal modo a sgravare le famiglie di una parte del lavoro di cura.
La tariffa massima (per chi non presenta l’Isee) è di 30,57 euro l’ora, ma «il costo viene significativamente abbattuto, scendendo già a 18,67 euro in caso di presentazione dell’Isee, e con una graduazione tariffale in base alle stesse soglie dell’indicatore socioeconomico.
«Nei casi di non autosufficienza documentata – aggiunge la vicesindaca con delega ai servizi sociali, Francesca Piacentini – la retta si riduce ulteriormente. Poiché si interviene con i fondi regionali dedicati, facendo diventare la tariffa massima applicabile di 10 euro. Stesso discorso per chi fruisce dei pasti portati a domicilio, per le persone sole e in difficoltà per motivi di salute: il costo varia da 1 a 7,70 euro, ma viene graduato in presenza di Isee e possibilità di attingere al Fondo regionale per le non autosufficienze».
Tra i servizi che il Comune garantisce, vi è anche il trasporto sociale delle persone in difficoltà verso i luoghi di cura, destinato a persone bisognose e fragili, mentre rimane saldo l’impegno dell’ente locale nella contribuzione alle rette degli utenti della Cra (la Casa di riposo per gli anziani). Esistono sul territorio, inoltre, realtà del Terzo settore che offrono un servizio al cittadino, affiancandosi all’offerta già garantita del settore pubblico.
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