Nella sesta giornata di B maschile girone D, quarta vittoria (seconda consecutiva) della Cavallino 4 Torri: 3-0 al Consar Pietro Pezzi Ravenna.

All’inizio coach Pupo Dall’Olio schiera in sestetto Mirko Dalmonte, che fa dunque il suo esordio ‘completo’ dopo aver giocato alcuni spiccioli in gare precedenti. Non c’è invece Reccavallo a causa di qualche problema fisico che si trascina da un paio di settimane, sostituito da Andrea Dosi. Per il resto confermati Ciardo in regia, Bellia opposto, Margutti in banda, Focosi al centro, Poli libero. L’andamento dei tre set seguire praticamente uno stesso copione. Prime fasi di studio poi accelerazione ferrarese a metà frazione. Cavallino dunque avanti 16.12 nel primo set che andrà poi a chiudere 25-22 in 30’: anche nel terzo set già vantaggio 16.10 prima di chiudere 25-18 in 24′.

Solo nel secondo set qualche difficoltà supplementare, con uno svantaggio 16-14 però prontamente recuperato: finale 25-20 in 26’.

Da segnalare nel terzo set l’ingresso di Rossetti al posto di Margutti.
Per la Cavallino 4 Torri hanno realizzato: Ciardo 1, Margutti 5, Focosi 8, Bellia 18, Dalmonte 11, Dosi 4, Poli (L), Ghidoni, Rossetti 4. Non entrati: Daddio, Bristot, Stochino, Sanzogni, Roboni (L).

“La partita contro la Consar – il commento di coach Pupo Dall’Olio – aveva diversi obiettivi. E questi che si aggiungono al risultato pieno, che fa cuore e naturalmente classifica. Doveva essere la partita che tornava a dare minuti sul campo a Mirko Dalmonte, dopo più di un mese e mezzo praticamente fermo per infortunio. Ho anche insistito a tenerlo in campo perché doveva tornare ad avere dimestichezza con il clima partita. Poi devo segnalare la buona prova di Andrea Dosi . Quindi bene per i diversi obiettivi raggiunti con la vittoria in questa partita”.

“In certi momenti abbiamo calato il ritmo e questo sicuramente va evitato, serve per forza un ritmo più alto per le prossime partite. Sicuramente già dalla trasferta di Macerata di sabato prossimo, una squadra temibile soprattutto fra le mura amiche. Teniamo conto che finora abbiamo tenuto la barra a dritta in un percorso molto accidentato a causa di infortuni e altri contrattempi: il nostro è un cantiere aperto, che potrà considerarsi finito quanto arriveremo finalmente ad avere stabilità e continuità”.