Occhiobello
15 Novembre 2025

Alluvione in Polesine, il ricordo per una maggiore cultura della prevenzione

di Redazione | 2 min

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Occhiobello. Un’epigrafe marmorea sulla facciata del municipio ricorda ancora l’intervento di solidarietà dei barcaioli di San Benedetto Po in quel novembre 1951. A settantaquattro anni dall’alluvione in Polesine, il Comune di Occhiobello ha commemorato le vittime di un evento che ebbe come conseguenza il depauperamento complessivo del territorio in termini economici e demografici.

Luciano Rovatti, occhiobellese dodicenne all’epoca della rotta del Po, ha ricordato oggi in piazza Matteotti, con viva emozione, il rombo, il boato di quella sera di nebbia in cui apprese che era successo qualcosa di grave lungo il grande fiume e che bisognava mettersi al riparo.

Il 14 novembre è stata anche l’occasione per promuovere la consapevolezza della prevenzione soprattutto tra i più giovani. In auditorium, la Protezione civile ha incontrato le classi quinte dell’istituto comprensivo per parlare dei compiti della Protezione civile e di quanto l’acqua sia una sfida sempre attuale. I volontari hanno parlato di rischio idrogeologico, del cambiamento dei fenomeni meteorologici e della responsabilità che i cittadini hanno nella cura del territorio in chiave di prevenzione.

Come è stato ricordato oggi da parte delle istituzioni, l’intervento dei volontari nelle situazioni di emergenza è segno di un’instancabile volontà di mettersi sempre a disposizione degli altri.

In biblioteca, è stata allestita una mostra fotografica di venti immagini d’epoca, fornite da Franco Rinaldi, in bianco e nero che fissano volti e paesaggi di quel novembre 1951. La mostra sarà visitabile negli orari di apertura della biblioteca per un mese.

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