Cento
15 Novembre 2025
Il Comitato Verifica Ricostruzione critica la gestione regionale dei contributi post terremoto e chiede chiarezza su fondi revocati, procedimenti penali e somme effettivamente recuperate

Ricostruzione post-sisma, il Cvr denuncia: “Almeno 100 milioni da recuperare”

di Redazione | 3 min

Leggi anche

Morì a 15 anni con l’auto nella voragine. Il processo arriva in aula

È arrivato ieri mattina (venerdì 14 novembre) in aula processo per la tragica fine del 15enne Marco Lelli Ricci, giovane promessa del basket originario di Granarolo, in provincia di Bologna, morto nella serata del 3 aprile 2022, mentre percorreva in automobile - insieme ai propri genitori - via Nuova, tra Renazzo e Pilastrello, nel territorio comunale di Cento

A Cento i Carabinieri celebrano la Virgo Fidelis

Lo scorso 9 novembre, a Cento, presso il Santuario della Madonna della Rocca, i Carabinieri della Compagnia della città del Guercino hanno commemorato la Santa patrona dell'Arma dei Carabinieri Maria Virgo Fidelis

Cento. Il Comitato Verifica Ricostruzione (Cvr) torna a puntare il dito contro la gestione dei fondi post-sisma in Emilia-Romagna, dopo aver analizzato il decreto regionale n. 390 del 30 luglio 2025, con cui la Regione certifica 6.722.982 euro di contributi revocati e da restituire. Un importo definito significativo, ma soltanto una frazione della massa di denaro pubblico finita sotto contestazione.

Il presidente del Cvr, Marco Mattarelli, sottolinea come la Regione abbia emesso “un diluvio di 29.029 decreti” relativi alla ricostruzione, nei quali la dicitura “revoca contributi” compare “ben 1069 volte”. A questi si aggiungono 408 contenziosi e 620.000 euro di spese legali riportati in tre diverse ordinanze regionali tra il 2018 e il 2023.

Secondo il Cvr, il quadro complessivo resta tutt’altro che chiaro. “Non abbiamo un dato certo sul totale dei milioni che si cercano di recuperare, ma nostre stime indicano tale cifra in almeno 100 milioni”, afferma Mattarelli. Da qui la richiesta esplicita rivolta alla Regione, agli enti locali dell’Alto Ferrarese e all’ex presidente Stefano Bonaccini, ricordando le sue parole pronunciate in un servizio televisivo: “Quando parliamo di soldi pubblici neanche un euro deve essere distolto assolutamente”.

Il Cvr rivendica di aver presentato 140 esposti di rilievo penale alle procure competenti, relativi alle piattaforme Mude e Sfinge, per “decine di milioni” di euro. Da quanto raccolto, il comitato afferma di avere “contezza di 36 archiviazioni penali, 7 condanne, 8 restituzioni di denaro pubblico e 4 rigetti delle pratiche Mude” legati a irregolarità emerse durante o dopo gli esposti. Una quota rilevante delle criticità, secondo il comitato, deriva da pratiche approvate senza verifiche adeguate: “Stimiamo in un 20% le pratiche erogate senza controlli approfonditi”.

A ciò si aggiunge un’ulteriore richiesta di trasparenza: “Denaro pubblico recuperato, bloccato? Lo chiediamo alla Regione Emilia-Romagna”.

Il Cvr ricorda come, negli anni della ricostruzione, i sindaci fossero “commissari straordinari della ricostruzione a cui era delegato il controllo e la concessione dei fondi”. Nel territorio dell’Alto Ferrarese, denuncia Mattarelli, il comitato sarebbe stato oggetto di “denigrazione e scherno dai politici tutti”, oltre che di querele da parte dell’allora amministrazione di Sant’Agostino.

Il Tribunale di Ferrara ha però assolto gli esponenti del Cvr in uno dei procedimenti avviati contro di loro. Dopo la sentenza, Mattarelli ha chiesto al comitato di delegarlo a un’azione legale di risarcimento: “Il tempo è galantuomo, il denaro pubblico finito”, afferma, specificando che l’eventuale somma sarà destinata alla Regione, in difficoltà sul fronte sanitario al punto da “riorganizzare l’ospedale di Cento”.

Il comitato invita infine a una riflessione complessiva sulla gestione dei fondi del post terremoto, ricordando come “la ricostruzione ha elargito centinaia di milioni per la ricostruzione di fienili o immobili rimasti inutilizzati”, mentre oggi la Regione si trova costretta a rivedere la spesa sanitaria per garantire servizi essenziali.

Il messaggio si chiude con una promessa: “Non ci fermeremo”.

Grazie per aver letto questo articolo...

Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com