Una locandina nelle vetrine della città per dire “Basta violenza sulle donne”. Un semplice foglio, ma capace di trasformare negozi, farmacie e mercati in veri presidi di ascolto e protezione per chi vive situazioni di paura o isolamento. Ferrara si mobilità così, con una rete diffusa e concreta, per dare un segnale chiaro: qui nessuna donna è sola.
Una rete compatta, trasversale, capillare. È l’immagine che l’Amministrazione comunale ha voluto dare questa mattina in residenza municipale presentando la campagna di sensibilizzazione promossa in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, istituita dall’Onu con la risoluzione 54/134 del 1999 e celebrata ogni 25 novembre. Una ricorrenza che affonda le sue radici nella storia: come ha ricordato l’assessora alle Pari opportunità Angela Travagli, la scelta della data rimanda al 1960, alla storia delle sorelle Mirabal nella Repubblica Dominicana, simbolo mondiale di lotta alle violenze di regime e di genere.
Per il secondo anno consecutivo, dunque, l’assessorato alle Pari opportunità, in collaborazione con le attività produttive e artigianali, commerciali e dei pubblici esercizi, l’Ordine dei Farmacisti, Afm Farmacie comunali e Federfarma, promuove una campagna tanto semplice quanto potente. “È un piccolo gesto, lo sappiamo – afferma Travagli -, ma in un oceano complesso come quello della violenza di genere ogni segnale conta”, spiegando come la capillarità dei luoghi coinvolti rappresenti una risorsa preziosa: spazi di prossimità, riconosciuto e accessibili, che possono diventare punti di ascolto, accoglienza e primo aiuto.
L’assessora ha rimarcato la “forte partecipazione e condivisione” da parte di tutto il tessuto economico e associativo ferrarese: “Non volevo limitarmi al patrocinio del Comune: il senso del nostro lavoro è costruire rete, non calare iniziative dall’alto. Le attività economiche stanno diventando presidi sociali a tutti gli effetti”.
Significativo l’intervento di Marcello Delfino, presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Ferrara, che ha richiamato il ruolo sempre più centrale delle farmacie: “Siamo presidi sanitari diffusi ovunque, facilmente accessibili e per il 60-70% composti da personale femminile. Per questo stiamo lavorando per formare i farmacisti all’ascolto e alla gestione delle situazioni di disagio”.
Al tavolo erano presenti rappresentati di numerose associazioni che hanno aderito all’iniziativa: Confartigianato, Una, Confesercenti, Ascom Confcommercio, Coldiretti, Confagricoltura, Cia, Legacoop Estense, oltre al Centro commerciale Le Mura. Sandro Zaniboni, per Ascom, ha sottolineato il ruolo educativo della comunità tutta: “I negozi e le attività di vicinato sono presidi di socialità e relazione. La prevenzione passa dalla cultura del rispetto, dal cambiamento degli uomini, dal dialogo”.
Dai movimenti femminili delle imprenditrici sono arrivate riflessioni sul valore dell’indipendenza economica: “Il lavoro artigiano può essere uno strumento di prevenzione – ha ricordato Caterina Paparella (Confartigianato Donne Impresa) – perché le donne economicamente autonome sono meno esposte a situazioni di violenza. Non basta, certo, ma è una direzione importante”. Anche Coldiretti Donne, rappresentata da Melissa Ghirardelli, ha confermato l’impegno del settore agricolo: nelle prossime settimane l’associazione diffonderà sui social un video realizzato nelle aziende agricole ferraresi, con un fiore rosso come simbolo della campagna.
La campagna, nata anche grazie al supporto degli Stati Generali delle Donne, si propone come una grande voce collettiva. L’obiettivo è smuovere le coscienze, rompere l’isolamento delle vittime e ricordare che in ogni quartiere esistono luoghi e persone in grado di aiutare.
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