Cronaca
14 Novembre 2025
Terzo colpo al locale di corso Porta Reno. Il titolare: "Portato via qualche migliaio di euro. Chi ha agito lo ha fatto a volto scoperto e a mani nude, è stato ripreso dalle telecamere"

Spaccata alla Pasticceria Dario. Sfonda la vetrina a calci e fugge con la cassa

di Davide Soattin | 2 min

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Colpo da qualche migliaio di euro alla Pasticceria Dario di corso Porta Reno dove, durante la nottata tra martedì 11 e mercoledì 12 novembre, un uomo ha sfondato la vetrina a calci, è entrato nel locale e ha rubato la cassa automatica, riuscendo a fuggire prima dell’arrivo delle forze dell’ordine.

Il fatto è avvenuto intorno all’1.30, quando il malvivente – agendo senza scrupoli, a volto scoperto e a mani nude . ha fatto irruzione all’interno del bar.

“Era l’1.25 quando uno dei miei vicini di negozio mi ha telefonato per avvisarmi che, pochi istanti prima, aveva sentito dei botti, dei forti rumori. Affacciandosi, aveva quindi notato una persona intentata a sfondare la vetrina della mia attività”, racconta al telefono Dario Zerbinati, titolare e gestore della pasticceria.

Zerbinati ripercorre passo dopo passo le tappe della nottata: “Ho subito chiamato le forze dell’ordine, così come hanno fatto anche gli operatori della centrale collegata al sistema d’allarme del locale. Poi sono uscito di casa e  anche io mi sono diretto verso la pasticceria per provare a capire cosa fosse accaduto“.

Al proprio arrivo, Zerbinati ha trovato gli agenti della Polizia di Stato e la vigilanza privata, ma purtroppo il malvivente aveva già fatto perdere le tracce.

La sensazione è che comunque abbia le ore contate. “Ho sporto denuncia – continua – e da quanto mi hanno detto, si tratterebbe di un uomo già conosciuto alle forze dell’ordine. Le telecamere di sorveglianza lo hanno ripreso, la Polizia Scientifica ha rilevato le impronte sul vetro e c’è un’indagine aperta“.

È la terza volta che la Pasticceria Dario viene presa di mira. Nonostante i danni ingenti dell’ultimo colpo, il locale non ha interrotto la propria attività. “Ho subito provveduto a sostituire i vetri. Non abbiamo mai chiuso – afferma orgoglioso Zerbinati – perché credo che non ci si debba mai perdere d’animo, ma andare avanti“.

 

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