Argenta. Si è riaperto lunedì 10 novembre lo scavo archeologico del sito romano di via Frittelline ad Argenta, grazie ad un finanziamento diretto della Soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, con la direzione scientifica della dottoressa Carolina Ascari Raccagni.
Venerdì 14 novembre alle ore 16.45 si terrà ad Argenta, presso il Centro Culturale Mercato, un incontro aperto a tutti durante il quale verranno presentati i risultati delle campagne di scavo e dei sondaggi effettuati negli anni passati nel sito romano di via Frittelline, nei pressi del cimitero dell’Argenta Gap, gli obiettivi delle indagini archeologiche in corso e le prospettive future. Dopo i saluti dell’assessora alla cultura Monica Malagolini, Benedetta Bolognesi, funzionaria socio-culturale del Comune di Argenta curatrice del Museo Civico e ispettrice onoraria della Soprintendenza, parlerà del ruolo del Comune e del Museo nella riscoperta del territorio, introducendo l’intervento di Letizia Bassi, presidente del Gruppo Archeologico Ferrarese, dedicato al tema del volontariato e dell’archeologia partecipata. A seguire Carolina Ascari Raccagni tratterà della delle potenzialità archeologiche e delle nuove prospettive nel territorio argentano mentre Flavia Amato e Chiara Guarnieri presenteranno gli esiti delle campagne di scavo condotte tra il 2019 e il 2022. Un approfondimento sugli horrea nel mondo romano sarà oggetto dell’intervento di Giulia Bertolini.
Lo scavo, condotto da uno staff di archeologi coordinato da Flavia Amato e con il supporto dei volontari del Gruppo Archeologico Ferrarese, porterà ad approfondire la conoscenza dell’importante sito romano che a partire dall’anno 2019 è stato a più riprese oggetto di esplorazione.
A seguito di segnalazione all’amministrazione comunale da parte di alcuni cittadini, nel mese di dicembre 2018 è stata comunicata dalla Soprintendenza Archeologia, Belle arti e paesaggio della città metropolitana di Bologna e delle province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara la presenza di materiale archeologico sporadico (laterizi e ceramiche) in un terreno di campagna nell’immediata periferia dell’abitato di Argenta.
I sondaggi organizzati o autorizzati dalla Soprintendenza, tra gli anni 2019 e 2021, con la direzione scientifica della funzionaria archeologa Chiara Guarnieri e il contributo e il patrocinio del Comune di Argenta, hanno visto Flavia Amato lavorare con il supporto operativo e materiale dei volontari del Gaf, la collaborazione delle associazioni locali e il coinvolgimento delle scuole e della cittadinanza.
Le indagini archeologiche hanno fatto emergere la presenza di una cospicua quantità di materiale archeologico di età romana disseminato in un’area di oltre 7.500 mq. Particolarmente importante è stato il rinvenimento di alcune centinaia di monete che coprono un arco cronologico di circa 900 anni, dal III secolo a.C. al VII secolo d.C., e testimoniano la continuità insediativa del sito, collocato in posizione strategica in un sistema di dossi e corsi d’acqua e nel quale avvenivano continui scambi commerciali.
Sono venute alla luce anche le sottofondazioni di alcuni edifici, tra cui uno con una vasca per lavorazioni legate ai liquidi e una grande struttura che è stata interpretata come horreum, ovvero una magazzino per il deposito e la ridistribuzione di merci di vario tipo, che sarebbe il primo nel territorio ferrarese. È stata individuata anche una probabile grande fornace che sarà tra gli oggetti di questa campagna di scavo.
L’esistenza, in una zona in cui fino a pochi anni fa non era documentata la presenza dei Romani, di un’area dedicata allo scambio di merci induce a supporre che qui passasse una grande via di comunicazione, riconsiderare il territorio compreso tra Consandolo, Portomaggiore e Bando, con particolare attenzione sul significato del Sandalo, del Po di Primaro e dell’alveo del Po di Portomaggiore e potrebbe ridisegnare il contesto del Delta del Po in quel periodo storico.
La scoperta ha indotto anche a riconsiderare la mappa del rischio archeologico nel territorio del Comune di Argenta e ha avuto impatto sul Pug con l’estensione delle tutele e dei vincoli. Questo, come dichiara la dottoressa Ascari Raccagni, potrebbe portare a nuove scoperte soprattutto in occasione di interventi di installazione di impianti fotovoltaici e cantieri stradali che interesseranno nel prossimo futuro il territorio comunale.
Si aggiunge un altro importante tassello alla conoscenza della storia del territorio argentano, di cui ora è accertata la continuità dell’insediamento almeno dal periodo romano repubblicano ad oggi. È probabile che nel prossimo anno la sezione archeologica del Museo Civico possa arricchirsi con un nucleo di monete romane provenienti dal sito di via Frittelline, che potranno così essere finalmente visibili per tutti e saranno sicuramente capaci di attrarre un pubblico di appassionati dell’archeologia, della storia e della numismatica.
Per le persone che desiderano partecipare come volontari allo scavo possono farlo iscrivendosi al Gruppo Archeologico Ferrarese, che garantisce la copertura assicurativa indispensabile per l’autorizzazione. Verrà organizzato un open day del cantiere di scavo verso la fine dei lavori, che dovrebbero concludersi a metà dicembre, e sono in programma altre importanti iniziative di approfondimento rivolte al pubblico e alle scuole per il prossimo anno.
“La riapertura dello scavo archeologico di via Frittelline – dichiara Monica Malagolini, assessora alla cultura del Comune di Argenta – rappresenta un momento di grande orgoglio per la nostra comunità. Questo progetto, realizzato grazie alla collaborazione tra Soprintendenza, Comune, volontari e associazioni locali, arricchisce la conoscenza delle radici del territorio argentano e rafforza il legame tra ricerca storico-scientifica e partecipazione civica. La valorizzazione di queste scoperte, che presto potrebbero arricchire la collezione del nostro Museo Civico, costituisce un ulteriore passo nella costruzione di un’offerta culturale viva, condivisa e capace di raccontare la storia del nostro passato al pubblico di oggi e di domani”.
Grazie per aver letto questo articolo...
Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.
OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:
Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com