Terre del Reno
11 Novembre 2025
Il consigliere regionale di Fratelli d'Italia Fausto Gianella annuncia infatti un’interrogazione urgente

Svuotamento del Cavo Napoleonico. “Perché nessuno è stato avvisato?”

di Redazione | 2 min

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“Svuotato il Cavo Napoleonico senza preavviso: a rischio la biodiversità”

"La Bonifica non ha avvisato delle operazioni di svaso del Cavo Napoleonico: così si mette a rischio la biodiversità". Con queste parole, Marco Falciano, presidente dell’associazione di tutela ambientale Upe - Unione Pescatori Estensi, denuncia pubblicamente il drastico svuotamento del corso d’acqua che attraversa la provincia di Ferrara

Tra gusto e solidarietà: Ial si unisce ad Ado per una serata di beneficenza

Una serata in cui gustare prelibatezze di stagione e, soprattutto, per rendersi protagonisti di un gesto solidale. Si chiama "Sapori d'Autunno" ed è la cena di beneficenza che si terrà venerdì 14 novembre alle 19.30 presso la sede della Fondazione Ado di via Oriana Fallaci 26, organizzata in collaborazione con Ial Emilia-Romagna, sede di Ferrara, e con il patrocinio dell'Assessorato alle Politiche Sociosanitarie del Comune di Ferrara

Terre del Reno. Dopo la denuncia di Marco Falciano, referente dell’associazione di tutela ambientale Upe, Unione Pescatori Estensi, sul drastico svuotamento del Cavo Napoleonico, il caso arriva in Regione.

Il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Fausto Gianella annuncia infatti un’interrogazione urgente per chiarire modalità, responsabilità e potenziali conseguenze ambientali dell’operazione.

“Quanto sta accadendo sul Cavo Napoleonico è inaccettabile – afferma Gianella -. Un intervento così impattante, capace di modificare drasticamente un ambiente ricco di fauna, non può essere effettuato senza nessun preavviso. Tramite l’interrogazione chiederò chi ha deciso lo svuotamento, con quali motivazioni, quali valutazioni ambientali sono state effettuate preventivamente e perché non siano stati coinvolti gli attori che, come spesso accade nel periodo invernale, hanno collaborato a operazioni analoghe”.

Gianella ricorda che “le associazioni del territorio hanno spesso garantito, gratuitamente, supporto per il recupero dei pesci in difficoltà e per il monitoraggio delle attività. Non avvisarle significa rinunciare a una rete di protezione indispensabile per ridurre l’impatto di operazioni delicate. Perchè operare in questo modo?”.

“La gestione dei nostri corsi d’acqua deve essere seria, rispettosa e coordinata – conclude il Consigliere di FdI -. Non possiamo trattare un canale vivo come una tubazione da svuotare a piacimento. Mi auguro che le risposte, ma soprattutto le soluzioni al problema, arrivino rapidamente. La tutela dell’ambiente, nello specifico della fauna acquatica, deve essere una priorità per tutti”.

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